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lunedì, 10 Marzo 2025

Primo Maggio, Appendino: “Non spetta a politica gestire la piazza”. Le opposizioni: “Sindaca cerchiobottista”

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

«Rammarico è dispiacere perché gli atteggiamenti di pochi hanno rovinato una giornata di festa» così la sindaca Appendino ha commentato in Sala Rossa i fatti accaduti al corteo del Primo Maggio, con gli scontri tra polizia e manifestanti dei centri sociali.
«Anche quest’anno le scene che si sono materializzare nelle vie centrali della Città non sono state affatto di festa. Vedere un spezzato a metà non può che creare un forte dispiacere».
«Non credo spetti a questa aula definire quali siano le corrette decisioni da attuare in materia di gestione dell’ordine pubblico ne delle sicurezza. Ritengo però che al di là delle contingenze la Politica sia chiamata a interrogarsi sulle crescenti tensioni sociali che caratterizzano sempre più il nostro Paese» ha proseguito Appendino che ha poi citato Gramsci: «Trascurare e peggio disprezzare i movimenti così detti spontanei può avere conseguenze molto serie e gravi».
«Credere in un ideale, in un valore, un’idea e per tale motivo esprimere dissenso è legittimo. Utilizzare la violenza per affermare quel principio non lo é».
In risposta alla sindaca sono intervenuti i capigruppo dell’opposizione a partire da Osvaldo Napoli che ha affermato come “alcuni consiglieri evidentemente hanno un debito politico nei confronti dei centri sociali e non capiscono l’importanza del loro ruolo. I consiglieri stanno facendo un male enorme al loro e nostro sindaco, trasmettendo un’immagine negativa della città di Torino”.
Per Alberto Morano l’intervento della sindaca é stato «deludente. Mi aspettavo una chiara presa di posizione e distanza da alcuni consiglieri m5s perché non è consentito a chi rappresenta le istituzioni comportarsi così».
Della stessa opinione anche Silvio Magliano che ha chiesto al Movimento 5 stelle di «chiarire da che parte vuole stare. Esponenti della sua maggioranza rilasciano dichiarazioni gravissime commentando i fatti dello scorso primo maggio, ma da Appendino nessuna presa di distanza. Mi sarei aspettato dalla Sindaca un intervento simile a quelle che riservò al suo responsabile della comunicazione social quando si permise di dare degli ignoranti ai torinesi. Ed era solo un collaboratore. Oggi, invece, sono state due sue Consigliere a chiedere conto, l’una, del comportamento degli Agenti di Polizia e a scrivere su un noto social network, l’altra, “non dobbiamo più concedere la piazza ai sindacati“: ma dalla Prima Cittadina nessuna critica.
Due posizioni gravissime. Chiedere conto alla Polizia e non ai facinorosi di quanto successo in occasione della manifestazione dell’altro ieri, peraltro atteggiandosi a grande pacificatrice di piazza, significa fare il gioco dei noti e soliti soggetti in cerca di visibilità che provano ogni anno a mettere a ferro e fuoco le nostre strade. Di fronte a tutto questo, la corretta ma timida dichiarazione di solidarietà alle Forze dell’Ordine da parte della Sindaca appare davvero poca cosa».
Non una parola da parte di Appendino, invece, a proposito delle dichiarazioni (“Non concediamo la piazza ai sindacati”) della Presidente della Commissione Cultura, che ho invitato a verbale a tornare ad approfondire la storia dei sindacati, delle associazioni e dei corpi intermedi nel nostro paese, e di quanto abbiano contribuito a renderlo grande.

Mi auguro che siano stati, semplicemente, due brutti scivoloni: se è così, dovranno seguire scuse senza condizioni.

».
«È un intervento pieno di luoghi comuni e frasi fatte” ha precisato il capogruppo del Pd Stefano Lo Russo. “La sindaca ha preso l’occasione di esprimere la piena solidarietà alle forze dell’ordine e sta invece costruendo un atteggiamento ambiguo e spazi grigi potenzialmente pericolosi nella nostra città».
Molto duro l’intervento del capogruppo della Lega Nord Fabrizio Ricca: «Sindaca la sua risposta arriva con 48 ore di ritardo. Un silenzio imbarazzante che ha umiliato le forze dell’ordine e la nostra città. Scelga di dirci da che parte stare perché un sindaco non sta con i delinquenti. E mi aspetto la stessa presa di posizione da parte del presidente del consiglio comunale».
Anche il consigliere Mimmo Carretta è intervenuto sulla vicenda: «Sembra che vogliate essere un movimento di rissa e di governo. Ma in questo caso non si tratta di parteggiare per una parte, ma di parteggiare per il Primo Maggio. Serve un atto di condanna alle idiozie sentite in questi giorni».
A conclusione sono intervenute le consigliere Cinque stelle Maura Paoli e Daniela Albano. La prima ha voluto riportare la sua testimonianza su quanto accaduto nel corteo del Primo Maggio: «Ho cercato di mediare la situazione con la polizia, ho tirato fuori il mio tesserino comunale e chiesto di evitare tensioni. Non siamo stati ascoltati e ho ricevuto tre manganellate. Sono stata picchiata e non me lo meritavo e come me altri . Non sono una persona violenta».
Daniela Albano ha invece riferito in merito al suo post su Facebook in cui scriveva di vietare la piazza ai sindacati: «Non volevo vietare la piazza a nessuno. É Diritto di tutti manifestare, solo volevo ampliare gli spazi, perché bisogna saper accettare fischi come applausi».

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