Forse un raptus di follia quello che ieri avrebbe spinto Vincenzo Maurici, 40 anni, ad accoltellare a morte la zia 69enne, Rosa Ferraro, nel suo appartamento a Grugliasco dopo che si sarebbe visto rifiutare una richiesta di denaro. 23 coltellate.
Un raptus, come detto, che subito avrebbe lasciato spazio alla lucidità. Il presunto omicida infatti avrebbe fatto sparire i vestiti, che indossava quando si accaniva sul corpo della vittima, e anche l’arma del delitto. Un parente lo avrebbe visto allontanarsi con gli indumenti sporchi di sangue. Ora i militari stanno cercando quei vestiti, un altro elemento per poter ricostruire la vicenda.
Nella serata di lunedì i carabinieri lo hanno fermato nei pressi della sua abitazione. Interrogato dal pubblico ministero Stefano Castellani ha in un primo momento raccontando di essersi recato a casa della donna per ottenere dei soldi e poi da qui sarebbe andato a Porta Palazzo per comprare della droga e in seguito al parco della Pellerina per cercare pochi minuti di amore clandestino, e poi ha detto di sentire delle voci nella sua testa.
L’uomo, in passato ricoverato in Belgio in case di cure psichiatriche e ora accusato di omicidio volontario, è stato visto rovistare in un cassonetto dove poi sono stati trovati due coltelli, ora al vaglio della scientifica, per verificare se uno dei due possa essere l’arma del delitto.
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