Uno dei settori più vivaci dell’economia italiana, all’indomani della pandemia da Covid-19, è quello del gaming. Senza precedenti la crescita dell’industria, più in generale negli ultimi quindici anni: dai 35 miliardi di euro di guadagni del 2006 fino ai 111 miliardi e 200 milioni del 2021. In una sola parola vale a dire l’1% del PIL nazionale.
Sono i dati contenuti nello studio elaborato da I-Com, l’istituto per la competitività, in sinergia con l’International Game Technology: “La regolamentazione del settore dei giochi: stato dell’arte e scenari futuri” il titolo dello studio che testimonia l’esplosione che ha coinvolto il mondo del gioco, a cavallo tra il 2020 ed il 2022.
A fronte di una iniziale parentesi negativa, quella del 2020, in piena esplosione della pandemia, la spesa è tornata ai suoi livelli pre-pandemici. Già nel 2021 si evidenziava una crescita del 28%, grazie soprattutto agli apparecchi come AWP e VLT, da soli il 40% degli introiti totali. Ma un aumento così ha alle spalle un percorso lungo. Che parte anzitutto dalla regolamentazione continua e moderna degli ultimi dieci anni, grazie all’apporto decisivo di alcune tecnologie oggi fondamentali, soprattutto l’Intelligenza Artificiale.
Avanzamenti tecnologici ed aumento dell’accessibilità hanno permesso in particolare agli operatori di gioco online di essere maggiormente reperibili e raggiungibili anche da fasce di pubblico più ampie ed eterogenee. Il resto è stata una conseguenza. Molto merito va dato anche ad un neonato modo di approcciarsi al marketing per certi prodotti. I casinò online, per esempio, hanno inventato letteralmente ottime strategie per fidelizzare nuovi clienti: soprattutto i bonus.
L’innovazione ha prodotto risultati immediati che hanno avuto come primissima conseguenza l’aumento della domanda: nuovi giochi, nuove funzioni, nuovi strumenti – su tutti realtà virtuale ed aumentata – hanno garantito nuove esperienze da parte dei giocatori, attirandone un numero sempre maggiore.
Un trend italiano, ma non solo. È una questione ormai europea, se non mondiale. Nel 2022 in Europa le entrate dell’industria del gambling hanno superato i 109 miliardi lordi, con un aumento del +23% come si diceva rispetto al 2021. La crescita è stata portata avanti dal settore fisico, che ha visto riaprire le sue porte dopo un anno e mezzo di restrizioni. Ma il boom è imputabile al settore online, che prima partiva in sordina e che oggi rappresenta il fiore all’occhiello delle aziende di gioco. Il 35%, per ora, del volume complessivo tra entrate e spesa.
Il futuro in realtà è soprattutto online, in una logica di omnicanalità in cui stanno ormai entrando tutti. Ad oggi in Italia quasi 40 milioni di utenti scelgono il cellulare per connettersi, giocare e scommettere. Aprendo difatti una nuova era, soprattutto nella fruizione di un certo tipo di contenuti. È un dato di fatto.
111 miliardi di euro e 40 milioni di utenti connessi via mobile: i numeri del gioco in Italia
