Ieri era stata Maura Paoli a dare il via alle polemiche interne alla maggioranza Cinque Stelle sulla vicenda dell’istallazione di 300 nuove telecamere a Torino. Oggi è Viviana Ferrero, vicepresidente del consiglio comunale e vera “pasionaria” dei pentastellati, a schierarsi contro la scelta di Appendino.
“La decisione della giunta della sindaca Chiara Appendino di spendere un milione e mezzo in telecamere, al di la’ dei giudizi personali, difetta della mancanza del passaggio politico di confronto”, denuncia Ferrero sui social. “So per certo che ci siano situazioni in cui i cittadini esasperati le chiedono. Ma sono sistemi sopravvalutati per il controllo della micro-criminalità. Io che vivo in centro in un luogo dove ci sono da almeno 10 anni per investimento dei privati cittadini nei propri condomini, non vedo che si siano mitigati così tanto i fenomeni di microcriminalità”.
Piuttosto che le telecamere la consigliera grillina propone come soluzione al degrado una “riappropriazione dei luoghi da parte dei cittadini con azioni di rigenerazione urbana di tipo pervasivo. Con azioni mirate di socialità diffusa”. “Non credo – prosegue – che una telecamera superi il lavoro dell’uomo. Può al limite coadiuvare un percorso, ma chiusi nelle nostre case sicure fuori comunque il mondo si muove. Telecamere oppure no”.