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domenica, 15 Settembre 2024

M5s, Versaci: “Non abbiamo correnti. Basta con il gossip politico e certi editori sono il problema”

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Che sia un momento particolare per la maggioranza è risaputo. Al punto che la pausa natalizia ha il suono del gong che mette fine ad un round impegnativo. Una spugna sul viso, il tempo di respirare e si riparte, stando attendi a non andare giù al tappeto. In questo ultimo anno le cronache di Palazzo spesso ci hanno raccontato di un gruppo consiliare di maggioranza dove non c’era più l’armonia di un tempo.

Il pentastellato Fabio Versaci, presidente del Consiglio comunale, dopo l’ultimo resoconto pubblicato riguardante una riunione della maggioranza e la narrazione sui quotidiani del clima di tensione che si respirerebbe tra la sindaca Chiara Appendino e i suoi consiglieri ha usato toni duri sul suo profilo Facebook: «Continuate pure a sprecare inchiostro per scrivere articoli degni di Novella 2000 intanto il MoVimento 5 stelle è la prima forza politica del Paese nonostante le vostre balle quotidiane», ha scritto.

Non è nuovo Versaci a simili attacchi ai media, anche se è l’unico dei suoi per la verità a dare solidarietà al giornalista aggredito ad Ostia.

Presidente Versaci, le cronache dei giornali parlano di un gruppo consiliare allo sfascio. Cosa c’è di vero?

Mi fa sempre un po’ sorridere sentire parlare di gruppo allo sfascio. Se non ricordo male questa maggioranza ha sempre tenuto il numero legale. Forse una volta è caduto il numero per un errore di votazione, ma mai per volontà politica come capitava in passato. Credo che di vero ci sia ben poco visto che la maggioranza vota sempre compatta.

Gli animi da voi si sarebbero scaldati sulla vicenda GTT. Ecco: state studiando come uscirne fuori e quali sono le vie secondo lei percorribili?

Su GTT non mi sbilancio perché la situazione è molto complessa e c’è in gioco il futuro di 5000 famiglie quindi in questo momento non vorrei dare giudizi che potrebbero compromettere il lavoro fatto fino ad oggi.

Allora torniamo alle cronache delle vostre riunioni, quelle che poi ritroviamo sui quotidiani. Secondo lei quanto male alla città sta facendo quello che lei definisce “gossip politico”?

Lei sa benissimo che io non sono mai tenero con un certo tipo di informazione, anche perché non penso che ai cittadini torinesi interessi se io litigo con un mio collega per un qualunque motivo. Ci sono determinati argomenti che proprio non mi appassionano, come ho scritto sul mio profilo Facebook alcuni articoli sono più da Novella 2000 che di un giornale che si occupa di cronaca politica. Però sfrutto questa occasione che mi sta offrendo per spiegare bene il mio pensiero sull’informazione. Io non ho nulla contro i giornalisti, ci mancherebbe altro!

Ci sono giornalisti con la schiena dritta. Non dimentichiamo che alcuni cronisti ci hanno rimesso la propria vita. E a tutti loro va la mia più profonda stima. Diciamo che gli editori sono il grande problema di una certa informazione, perché hanno interessi politici. Faccio un esempio: in città è arrivato uno storico quotidiano. La cosa m’interessava. Mi sono detto: “Bene, arriva qualcosa di nuovo finalmente”. Dopo il primo giorno mi sono rimangiato tutto.

Il vostro gruppo è apparso fin dall’inizio di questa consiliatura molto unito. Arrivavate dal basso e il Palazzo non vi ha fatto tremare le gambe. Ora invece si parla di correnti interne, di attacchi alla sindaca, di minacce di non votare. Siete cambiati voi oppure la situazione drammatica di Torino sta condizionando le vostre posizioni?

Stiamo amministrando la quarta città italiana come numero di abitanti e le assicuro che non è facile. Senza un gruppo unito saremmo andati a casa molto tempo fa. Come dice lei arriviamo dal basso, nessuno di noi ha interessi personali o cose simili. Io ho speso 97 euro per la mia campagna elettorale non devo favori a nessuno così come non li devono i miei colleghi.

Da quando siamo alla guida della città ci siamo sentiti dire di tutto e sui giornali ho letto di tutto. Spesso e volentieri molte cose erano inventate di sana pianta, oppure le cose venivano distorte con l’unico intento di andare contro il Movimento Cinque Stelle.

Ma sulle correnti..

Le correnti non fanno parte del nostro DNA. Io faccio parte di questo Movimento proprio perché non ha cose come le correnti che appartengono ai partiti che rispetto, ma non condivido minimamente.

Dopo più di cinquecento giorni di governo c’è da chiedersi quanti errori avete fatto voi e quanto avete ereditato di questa una situazione disastrosa?

Ovviamente degli errori li abbiamo fatti ci mancherebbe. Ma la situazione non è delle migliori e le assicuro che nessuno di noi si diverte a prendere decisioni difficili come affrontare un piano di rientro facendo scelte dolorose e sacrifici. Come diceva la sindaca durante l’ultimo consiglio comunale “noi non lavoriamo solo ed esclusivamente per il consenso”.

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