La consigliera comunale Deborah Montalbano è stata iscritta al registro degli indagati con l’accusa di peculato.
Montalbano, ex consigliera del Movimento Cinque Stelle e oggi in Sala Rossa per il gruppo misto “Uscita di Sicurezza” a novembre del 2017 aveva utilizzato un auto di servizio del Comune di Torino non per motivi istituzionali, ma personali. «Quel giorno – disse Montalbano – nessuno poteva prendere mia figlia e mi feci accompagnare per portarla in Comune con me».
Per quella vicenda Montalbano, accusata dagli stessi Cinque Stelle, andò in rottura con i pentastellati e così decise di lasciare il Movimento per entrare nel gruppo misto. Diventando una vera e propria spina nel fianco della maggioranza targata Appendino.
Del caso si sta occupano il pubblico ministero Andrea Beconi, in passato procuratore aggiunto del pool dei reati contro la pubblica amministrazione
Racconta Montalbano: «Sabato in tarda mattinata ho ricevuto l’avviso di garanzia, in cui si dice che devo essere ascoltata dal pm per il reato articolo 314 (peculato, ndr). Sono molto tranquilla e aspetto di essere ascoltato dal magistrato».
Nell’avviso di garanzia gli inquirenti evidenziano che Montalbano prese la cosiddetta auto blu per “per uso momentaneo della stessa cioè per andare a prelevare la figlia minore a scuola restituendola immediatamente dopo l’uso”. Che poi è la versione dei fatti che Montalbano ha sempre dato.
Il 17 ottobre verrà ascoltata da Andrea Beconi.