Va ai ricorrenti il primo round del ricorso contro la promozione di 50 ufficiali effettuato dalla Sindaca Appendino poche settimane fa.
La polemica politica era iniziata proprio sul fatto che il corpo dei vigili urbani sarebbe stato ulteriormente svuotato per la promozione di 50 vigili a ufficiali , mentre ormai la truppa avrebbe perso decine di unità all’anno per pensionamenti non sostituiti e quelli che rimangono vengono promossi comandanti di un “esercito” che non c’è.
Prendendo a prestito una battuta che il sindacato CSA aveva inserito in un suo recente volantino, con “la nomina di 50 ufficiali, togliendo energie alla presenza sul territorio, .. è come se scomparisse un’intera circoscrizione come la 10” . Promuovere, forse crea una èlite di “ufficiali felici”, ma certamente non aiuta la città.
Già nel bilancio 2017 della Appendino e Rolando erano stati tagliati, peraltro, gli istituti di previdenza integrativa, e di welfare, come ad esempio il circolo ricreativo dei dipendenti comunali, vigili compresi.
Ma il 7 giugno il Tar ha pubblicato l’ordinanza sul ricorso presentato da 18 aspiranti ufficiali che lamentano l’illegittimità della procedura avviata, a cui non avrebbero avuto accesso non essendo inquadrati nel ruolo di Ispettori, qualificando detta procedura selettiva come un progressione verticale, in quanto comportante l’accesso ad un profilo non equivalente, ma superiore.
Il Tar non solo ha respinto le eccezioni poste dal Comune, ma ha disposto una serie di prescrizioni al Comune tra cui la pubblicazione di un avviso sul sito web istituzionale del Comune di Torino – settore concorsi – , dal quale risultino tutte le informazioni di trasparenza necessarie.
Inoltre il Tar ha prescritto al Comune che:
- non dovrà rimuovere dal proprio sito, sino alla pubblicazione della sentenza definitiva di primo grado, tutta la documentazione ivi inserita e, in particolare, il ricorso, la presente ordinanza, l’elenco nominativo dei controinteressati, gli avvisi di cui sopra;
- dovrà rilasciare alla parte ricorrente un attestato, nel quale si confermi l’avvenuta pubblicazione, nel sito, del ricorso, della presente ordinanza e dell’elenco nominativo dei controinteressati integrati dai su indicati avvisi, reperibile nella sezione del sito dedicata al concorso in oggetto; in particolare, l’attestazione di cui trattasi recherà, tra l’altro, la specificazione della data in cui detta pubblicazione è avvenuta.
L’udienza di merito è rinviata per la trattazione del ricorso all’udienza pubblica del 21 marzo 2018. (LEGGI DOCUMENTO)
Insomma, anche l’esperienza della Appendino “assessore ai vigili” non sembra aver avuto buona sorte.