Il segretario Regionale del Partito Democratico piemontese Paolo Furia e la sua vice Monica Canalis hanno scelto un emoticon sorridente per diffondere sui social network il loro comunicato sulle elezioni regionali ed europee. Uno smile con cui annunciano «Continueremo a lavorare con spirito unitario e costruttivo».
Nessuna parola sulla pesante sconfitta di Sergio Chiamparino che consegna la Regione alla Lega e al centro destra di Alberto Cirio. Piuttosto si afferma che: «L’avventura delle ultime elezioni regionali è stata vissuta con grande intensità da tutta l’organizzazione del Partito Democratico piemontese, i suoi militanti, i suoi candidati nei vari collegi» rimandando l’analisi dei risultati a una fase futura nelle sedi opportune.
«Ora desideriamo impegnare gli sforzi per i ballottaggi che ci impegneranno in alcune città importanti del Piemonte, tra cui quelli dei capoluoghi di provincia a Vercelli e Verbania».
E dopo i complimenti ai consiglieri regionali eletti (tra cui proprio la Canalis, che è anche consigliera comunale e consigliera in Città Metropolitana) e i ringraziamenti ai candidati che non ce l’hanno fatta i due esponenti Dem fissano alcuni punti per il futuro: «Il Piemonte, non diversamente dalla tendenza rivelata nelle elezioni europee in tutta Italia, presenta una situazione assai diversa tra l’area metropolitana del capoluogo e le zone di provincia. La sfida del Partito Democratico per i prossimi tempi consiste nel ripensare il proprio radicamento e la propria presenza nei territori che hanno maggiormente premiato la Lega».
Avanti tutta, dunque, anche perchè a rincuorare il duo Furia-Canalis è il fatto che «il PD è in piedi, è di gran lunga la forza più consistente del centrosinistra».
«A noi la responsabilità dunque di aggregare intorno ai nostri valori, ad una rinnovata cultura dei diritti, ad un progetto di sviluppo e di giustizia sociale, le tante energie diffuse nei territori. Continueremo nel percorso di rinnovamento e rigenerazione del partito che è cominciato con i congressi dei mesi scorsi, con spirito unitario e costruttivo», concludono Furia e Canalis.