Sono tanti i verbali che hanno ricevuto in questi giorni alla Croce Reale Venaria, che in poche settimane si è vista recapitare una trentina di avvisi per il pagamento di multe. Ambulanze immortalate dalle telecamere dei T-Red, installate sui semafori che fotografa chi non rispetta il rosso.
E che, come denunciato varie volte, non fanno differenza tra chi corre per salvare una vita e chi invece è spericolato. A sollevare il problema, ancora più evidenziato in piena emergenza Coronavirus, è stato Walter Candela, il direttore della Croce Reale Venaria. Ma anche altre associazioni hanno avuto gli stessi problemi.
Multe salate e punti tolti alla patente: uno strano premio per chi sfreccia sulle strade di Torino per soccorrere. Una questione che era già stata sollevata in consiglio comunale dall’opposizione, ad esempio il capogruppo dei Moderati Silvio Magliano ha interpellato la sindaca Appendino e l’assessora Lapietra, che avevano promesso che si sarebbe corso ai ripari.
Ma ora la pioggia di verbali.
Dal Comando della Polizia Municipale però precisano che: «Come reso noto a inizio mese ha modificato, snellendole, procedure vecchie di anni, per le infrazioni commesse dai mezzi di soccorso e di polizia in emergenza è la Polizia municipale a verificare le sussistenza dei presupposti per la circolazione in emergenza (cosiddetta esimente) prima di procedere alla notificazione del verbale, sgravando i servizi di polizia e di soccorso delle attività necessarie: operazione possibile grazie all’introduzione di nuove procedure informatizzate nella gestione delle sanzioni relative a violazioni al Codice della strada. I verbali sono relativi al mese di dicembre, cioè emessi prima dell’introduzione della nuove procedure».
Anche Chiara Appendino chiarisce: «La Città di Torino blocca all’origine l’invio di verbali di violazione del Codice della Strada ai mezzi di soccorso in operazioni di emergenza. Si tratta di un modello innovativo messo a punto nei mesi scorsi dalla Polizia Municipale e dagli uffici competenti. Frutto di una nuova procedura elaborata grazie anche al dibattito in Consiglio comunale. Per questo motivo, le notizie divulgate oggi a mezzo stampa di verbali recapitati a realtà di Pronto Soccorso, sono relativi all’anno 2019 e non a questa fase emergenziale».
«Partiamo dal principio. Da quando esistono gli autovelox e i sistemi automatizzati di rilevamento delle infrazioni del Codice della Strada, la procedura standard per rimuovere una violazione è quella di fare ricorso una volta ricevuta. Questo vale – anzi, per ciò che riguarda Torino, valeva – anche per i mezzi di soccorso (ambulanze, Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco).
Una procedura farraginosa che portava via diverso tempo agli operatori dei suddetti corpi per avviare le procedure di contestazione. Tempo che, sono sicura siamo tutti d’accordo, sarebbe meglio impegnassero nelle loro fondamentali funzioni per la comunità».
«Da qualche mese a Torino le cose sono cambiate: siamo infatti in grado di individuare subito se un mezzo di soccorso era operativo in condizioni di emergenza e dunque l’eventuale verbale non parte nemmeno. Viene bloccato sul nascere dall’agente accertatore».
«Una misura che si sta rivelando efficace e che solleva i destinatari da inutili incombenze burocratiche. Come sempre, un ringraziamento a chi ha portato avanti questo importante cambiamento. E, più che mai in questo periodo, a tutte le realtà di soccorso che lavorano ogni giorno per la nostra salute e per la nostra sicurezza».