“Quanto ancora dobbiamo aspettare” è quanto si chiede Graziella Rodinò, la mamma di Rosario, una delle sette vittime del rogo alla Thyssenkrupp di corso Regina Margherita del dicembre 2007. Una replica alle affermazioni del procuratore generale di Torino Francesco Saluzzo che aveva detto nei giorni scorsi che l’esecuzione della pena in carcere per i due manager tedeschi Harald Espenhahn e Gerald Priegnitz, condannati in via definitiva era imminente.
“Non vogliamo più promesse ma finalmente giustizia – aggiunge a colloquio con l’Adnkronos – nulla ci riporterà indietro ciò che abbiamo perso ma è giusto che deve andare in carcere ci vada. Quali sono le ragioni per le quali la giustizia tedesca non ha ancora eseguito la pena? Lo vogliamo sapere, non vogliamo più aspettare”, conclude Graziella Rodinò.