Prima un complesso di edilizia popolare ‘blindato’. Poi la paura, sia tra la gente che abita quei quattro edifici noti come Palazzi Cirio, in prevalenza bulgari con lavori ‘arrangiati’, sia tra la gente della cittadina del litorale domitio un tempo nota per la mozzarella di bufale e le acque cristalline del suo mare. Ora l’Esercito, dopo tre notti di fughe dai palazzi circondati dalle forze dell’ordine, con quattro persone che ancora mancano all’appello e tensioni crescenti nelle strade.
“Questa mattina ho avuto un colloquio con il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in relazione alla zona rossa istituita negli ex palazzi Cirio di Mondragone. Ho chiesto l’invio urgente di un centinaio di uomini delle forze dell’ordine per garantire il controllo rigoroso del territorio. Il ministro ha annunciato l’arrivo di un contingente dell’Esercito”, scrive nel primo pomeriggio il presidente della Campania, Vincenzo de Luca, in una nota alla stampa. Poche ore prima, ai cronisti, a margine di una iniziativa, il tentativo di tranquillizzare: “Come sempre abbiamo reagito in tempi immediati. Abbiamo messo in quarantena le palazzine, stiamo facendo un lavoro rigoroso e impegnativo per isolare i contagi che sono arrivati dalla Bulgaria o da altre parti del mondo. Mi pare che stiamo reggendo bene e dando tranquillita’”. Quasi in contemporanea, a Mondragone, a decine scendono in strada per protestare.
Il leader della Lega, Matteo Salvini, non si lascia sfuggire l’occasione per polemizzare con il governatore campano, da giorni bersaglio dei suoi strali: “Il caso. De Luca, cosi’ pronto a insultare la Lega, tace. Amici napoletani mi segnalano una bella espressione: ‘Nu piatt vaca’nt’ (un piatto vuoto, ndr.). Tante scene, a partire dalle sparate sul lanciafiamme, ma alla prova dei fatti il piatto e’ vuoto. Da De Luca tante parole ma zero fatti”, tuona il leader leghista. Cosa e’ successo a Mondragone? In quella cittadina costiera del Casertano da sabato scorso, 20 giugno, c’e’ un nuovo focolaio di coronavirus. Circoscritto inizialmente a un nucleo familiare di orgine bulgara e persone residenti nello stesso edificio. Il primo caso scoperto e’ quello di una donna che ha dato alla luce in ospedale a Sessa Aurunca un bambino, risultato negativo al tampone, diversamente da lei risultata negli esami di routine pre-ricovero contagiata. Vengono subito estesi i controlli, e il primo giorno sono in totale 9 le positivita’ al tampone.
De Luca firma un’ordinanza la sera stessa di lunedi’ 22 giugno scorso, la numero 57 della Regione Campania, che stabilisce la quarantena fino al prossimo 30 giugno per chi ha “residenza, domicilio e dimora a Palazzo Drago, Palazzo Roma, Palazzo A-G, Palazzo Nuovo Messico a Palazzo California”. Isolamento domiciliare con divieto di allontanamento dalle abitazioni, ingresso e uscita dall’area permessi soltanto agli operatori sanitari e socio sanitari. Garantita ogni forma di assistenza, anche la consegna di derrate alimentari e di prima necessita’. L’Asl territoriale e l’Istituto Zooprofilattico di Portici iniziano a effettuare centinaia di tamponi, uno screening totale di tutti i residenti che va avanti tra molte resistenze degli interessati, e nel comune di Mondragone, e’ ripristinato l’obbligo di mascherina. Cominciano le ‘evasioni’ notturne dalla zona rossa, riprese da telecamere e cellulari di cittadini solerti.
Oggi sono 49 i casi positivi al Covid 19, quasi tutti cittadini bulgari residenti in quattro dei cinque palazzoni. Quattro persone mancano all’appello dei residenti. Qualcuno tra i positivi, che questa mattina dovevano essere trasferiti al Covid Hospital di Maddaloni, e’ sparito, mentre circa 80 persone sono state portate via per curarle o isolarle. Molti degli inquilini dei palazzi sono li’ abusivamente e questi e’ presumibile che abbiano fatto perdere le tracce. Cresce il clima di contrapposizione tra residenti con il resto della cittadinanza, preoccupata dei nuovi casi di contagio, delle fughe notturne e dalle continue disdette di case vacanza nella localita’ costiera del litorale domitio. Intorno alle 12 stamani momenti di tensione con le forze dell’ordine. Un gruppo di bulgari ha infatti protestato uscendo fuori dalla zona rossa. Alcuni di loro lavorano in maniera saltuaria, sono braccianti o muratori e guadagnano alla giornata. Il sindaco di Mondragone, Virgilio Pacifico, parla di insubordinazione. “Ho assistito personalmente ad un inaccettabile atto di insubordinazione di oltre 50 cittadini, stranieri e non, i quali uscendo dalle rispettive abitazioni e violando di fatto il cordone sanitario, hanno creato paura nella cittadinanza, che ha dovuto assistere all’impotenza delle poche forze dell’ordine presenti. Al prefetto chiedo di adottare ogni misura al fine di ripristinare la legalita’”, dice. Diversi residenti inferociti hanno deciso di presidiare personalmente il varco della zona rossa.