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martedì, 17 Settembre 2024

Tav, il commissario straordinario Foietta: “Gare entro dicembre o si perdono i finanziamenti”

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Se il governo sembra volersi prendere i suoi tempi ed aspettare la relazione relativa a costi e benefici prima di decidere sul futuro della Tav ad avere una certa urgenza è invece il Commissario straordinario per la Torino-Lione Paolo Foietta, che presentando il “Quaderno 11” sulle tappe dell’opera afferma che «A dicembre devono partire le gare d’appalto altrimenti parte il tassametro e ci sarà un danno erariale pari a 75 milioni di euro al mese di finanziamenti europei persi. Chi risponde di questo danno erariale? O il governo si assume tutte le responsabilità di una decisione che deve essere presa con atti concordati con la Francia e la Ue o i cantieri devono partire e andare avanti».
Foietta è intervenuto anche sul clima di dibattito che intorno alla Tav si è riacceso nelle ultime settimane e soprattutto dopo il voto dei un Odg del Consiglio comunale che a tutti gli effetti rende Torino una città No-Tav. «Ogni decisione é legittima ma va presa con atti nelle sedi opportune, non con discussioni in segrete stanze dove tutti la pensano allo stesso modo, sulla base di pregiudizi. La Torino-Lione é stata approvata da leggi del Parlamento italiano e francese, firmata dal Presidente della Repubblica il 1 marzo 2017». Mentre su quanto dichiarato dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli che anche la Francia è contro la linea ad alta velocità precisa: «La ministra francese Elisabeth Borne ha smentito in modo chiaro e netto, rispondendo a un’interrogazione in Senato, il comunicato stampa fatto dal ministero italiano dei Trasporti dopo l’incontro tra i due ministri».
Non solo, il commissario straordinario smentisce anche le ipotesi di investire i soldi destinati alla Tav per potenziale la linea già esistente: «Che la linea storica della Torino-Lione sia satura lo ha certificato Rfi con un documento ufficiale, chi sostiene che si potrebbe adeguarla con opportuni investimenti racconta un’enorme bufala. Per motivi fisici, strutturali e di sicurezza la vecchia ferrovia aperta nel 1800 non ha futuro», ha detto.
La preoccupazione di Foietta è condivisa anche dal presidente di Confindustria Piemonte Fabio Ravanelli, nella giornata in cui una delegazione di imprenditori è andata in visita al cantiere di Saint-Martine-La-Porte, in Francia: «Il ministro Toninelli dovrebbe vergognarsi: venga a vedere i cantieri e la smetta di dire che la Tav è una galleria che non c’è. Dire che l’opera non esiste è fare disinformazione, è Fake news. In tutto sono già stati scavati 25 chilometri di galleria. Se non ci muoviamo, rischiamo di perdere i fondi» ha dichiarato.

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