Nasce a Torino il Controsservatorio Valsusa sul Tav. La Fiom, Emergency, Pro Natura, l’Unione Culturale, il Centro Studi Sereno Regis, il Caffè Basaglia e altre associazioni del capoluogo si sono incontrate allo scopo di creare «un’opera di controinformazione puntale e documentata, con la prospettiva di creare un controsservatorio permanente sul punto».
Dunque parti della società civile, del lavoro e della cultura hanno deciso di intraprendere questo percorso, unendosi.
«L’aggravarsi della situazione, le strumentalizzazioni e le falsificazioni, l’inasprimento repressivo – dicono – richiedono una risposta ferma e urgente. I cittadini devono sapere che cosa sta accadendo in Val Susa e chi ha a cuore la legalità».
«Intendiamo muoverci promuovendo in tempi brevi, unitamente alle realtà cittadine che condividono la nostra analisi, un dibattito sulle modalità con cui la questione Tav è affrontata dagli organi di informazione, un seminario sui caratteri della repressione giudiziaria in atto e un libro bianco sui principali profili implicati dalla questione Tav» concludono dal Controsservatorio.
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