Il leader laburista Ed Miliband, partito da Londra alla volta di Edimburgo per un’ultima giornata elettorale a favore del No all’indipendenza della Scozia, sarà tornato a casa con qualche certezza in meno: un gruppo di manifestanti scozzesi, favorevoli all’indipendenza dalla Gran Bretagna, l’ha duramente contestato ad un incontro organizzato in un centro commerciale nel centro di Edimburgo, in Scozia, obbligandolo ad interrompere l’iniziativa e tornare nella più accogliente City.
Alla vigilia dello storico referendum sull’indipendenza, tre sondaggi indicano il fronte del No in leggero vantaggio sugli indipendentisti: un rilevamento condotto per il Daily Telegraph vede gli unionisti in testa con il 52% e il fronte del ‘Si” al 48%, stessa distanza registrata da un sondaggio Icm pubblicato sulla Scotsman e da un rilevamento Survation condotto per il Daily Mail. Calcolando anche gli indecisi, il sondaggio Opinium per il Daily Telegraph segnala il No al 49%, il Si al 45% e gli indecisi al 6%. Per il rilevamento Icm gli unionisti sono al 45%, gli indipendentisti al 41% e gli indecisi al 14% e quello Survation vede il fronte del No al 48%, il Si al 44% e gli indecisi all’8%.
Insomma, un ultimo giorno di campagna elettorale vissuto, da entrambi i fronti, sul filo dell’incertezza, secondo i numeri dei sondaggi. Il 18 settembre, giornata del voto sull’indipendenza della Scozia dal Regno Unito è dietro l’angolo, tra giovedì sera e venerdì mattina sapremo qual’è la decisione che la Scozia ha deciso di prendere per il suo futuro.