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mercoledì, 23 Ottobre 2024

Scarpe&Scarpe avvia un piano industriale

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Redazione
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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

La gravissima situazione di emergenza sanitaria nazionale e internazionale ha messo in ginocchio tutta la distribuzione commerciale italiana, con particolare riferimento al comparto “non food” di cui fa parte anche Scarpe&Scarpe, società che opera nei settori calzature, pelletteria e abbigliamento sportivo e casual.
Già dalla fine del mese di febbraio si sono registrate flessioni negl’ingressi dei punti vendita e un deciso calo delle vendite nell’ordine dell’80%. La chiusura dei 154 negozi Scarpe&Scarpe in tutta Italia a partire dall’8 marzo, e pertanto l’azzeramento degli ingressi da parte dei clienti, ha inevitabilmente portato ad un conseguente azzeramento del fatturato e dei flussi di cassa.
“Non lo possiamo definire un calo dei consumi, ma un vero e proprio crollo delle vendite. I beni non alimentari sono i più colpiti dalla crisi e, al loro interno, i settori calzature, abbigliamento e accessori sono i più penalizzati, e sono quelli in cui opera la nostra Azienda”, spiega Alessandra Miriello, Chief Financial Officer.
In forza delle misure governative volte a contenere la crisi epidemiologica da Covid-19, l’attività di impresa esercitata da Scarpe&Scarpe è attualmente sospesa, con conseguente temporanea chiusura di tutti i 154 punti vendita, in cui sono impiegati oltre 1.700 dipendenti. Grazie alla collaborazione fattiva con le Rappresentanze Sindacali CGIL, CISL e UIL, i dipendenti potranno beneficiare degli ammortizzatori sociali previsti dal decreto “Cura Italia” che la Società ha prontamente attivato.
In considerazione dello scenario, e del perdurare della gravità dell’emergenza, è sorta la necessità di mettere in sicurezza l’Azienda con l’unico scopo di progettare un piano di rilancio industriale al fine di garantire la prosecuzione dell’attività e le prospettive di lavoro. A tale proposito è stata presentata sabato 4 aprile l’istanza di concordato “in bianco” presso il Tribunale di Torino ed il ricorso è stato pubblicato nel registro delle imprese in data 6 aprile. L’Azienda sta già lavorando con un team di consulenti e professionisti al fine di presentare un piano industriale e finanziario che consenta di salvaguardare la continuità aziendale nell’interesse dei creditori e delle maestranze impiegate.
“Lungo il nostro cammino imprenditoriale abbiamo affrontato numerose sfide. Siamo fiduciosi che potremo uscire da questa crisi e siamo certi che con la collaborazione con le Parti Sociali, gl’Istituti di Credito e i nostri Fornitori, potremo ridare un nuovo impulso e una nuova ripartenza all’attività”, conclude Miriello.

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