“Io, donna testimone di giustizia con Paolo Borsellino” è il titolo dell’intervento che Piera Aiello, testimone di giustizia ribellata alla mafia ed entrata nel programma di protezione, farà giovedì 27 novembre, alle 21, a Grugliasco all’auditorium dell’I.T.I. Majorana, in via General Cantore 119, in occasione della serata “Alza gli occhi al cielo, le donne e le mafie”.
L’incontro organizzato proprio in occasione della “Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne”, è inserito all’interno del ricco programma di appuntamenti “Vite coraggiose”, con la collaborazione della Compagnia Viartisti Teatro Impegno Civile e il Movimento Agende Rosse Torino “Paolo Borsellino”.
Piera Aiello racconterà in prima persona come è scaturita la decisione di ribellarsi alla mafia, in particolare quando la si vive in famiglia, quanto coraggio richieda una scelta di questo genere e come si possa continuare a condurre una esistenza il più possibile normale, pur convivendo con il timore costante per la propria vita, con un altro nome e un’altra identità, oltre che con la consapevolezza di poter mettere a rischio anche la vita dei propri parenti.
Sul palco insieme a lei anche Salvatore Borsellino, fratello del giudice siciliano assassinato nella strage di via d’Amelio nel 1992 che in passato le offrì il suo supporto non soltanto come magistrato, ma anche e soprattutto dal punto di vista umano.
Salvatore, racconterà chi era Paolo, o meglio “Zio Paolo”, l’uomo magistrato accanto a Piera Aiello e Rita Atria, la cognata di Piera che a soli 17 anni ha deciso di seguirne le orme, morta suicida una settimana dopo la strage di via D’Amelio, alla quale oggi è intitolata l’omonima associazione antimafie.
L’incontro quindi, offrirà l’occasione di ascoltare la testimonianza di Salvatore Borsellino, che nel luglio del 2007 scrisse la lettera intitolata “19 luglio 1992: una strage di Stato”, in cui afferma che la ragione principale della morte del fartello è da ricercare nell’accordo di non belligeranza stabilito tra pezzi dello Stato e Cosa Nostra.
Una serata per riflettere, pensare e ricordare una delle pagine più buie della nostra storia ma soprattutto per capire come sia possibile combattere per cambiare le cose, affinché fatti del genere non si ripetano mai più.
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