di Andrea Doi
Ha voluto dirglielo direttamente. Al telefono, per far sentire ancora più la vicinanza della Città. Così Chiara Appendino, neo sindaca di Torino, ha telefonato a Paola Caccia, la figlia maggiore del magistrato ucciso dalla mafia 33 anni fa e di cui si apre domani il processo in Corte d’Assise di Milano al presunto killer arrestato solo lo scorso dicembre.
«La costituzione di parte civile nel processo per l’omicidio del procuratore Bruno Caccia è un segnale inequivocabile della lotta del Comune di Torino contro le mafie» ha fatto sapere la Sindaca Appendino al termine della sua riunione della giunta che si è insediata settimana scorsa e il cui primo atto, chiesto dalla stessa Appendino, è stato proprio quello di decidere la costituzione di parte civile del Comune.