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mercoledì, 11 Dicembre 2024

Priorità alla Scuola, il Dpcm prevede che si possa rimanere in classe. Ecco i casi

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Da lunedì gli studenti piemontesi saranno in dad, ma ci sarebbero dei casi in cui si può chiedere la presenza in aula. Ovvero, per tutti i figli dei lavoratori essenziali per l’emergenza Covid e per casi di alunni con bisogni educativi speciali o in situazioni di “digital divide”. 

A diffondere l’appello per far valere i propri diritti per una frequenza in presenza è il movimento Priorità alla scuola in prima linea contro la didattica a distanza. Il comitato ha diffuso un’infografica che spiega in quali casi si ha diritto alla frequenza in classe e un modulo da compilare e inviare al direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Fabrizio Manca.

Nel documento si fa riferimento alle note al Dpcm del 3 novembre 2020 e confermate da quello del 2 marzo 2021 in cui si dice che “attenzione dovrà essere posta agli alunni figli di personale sanitario direttamente impiegato nel contenimento della pandemia e del personale impiegato presso altri servizi pubblici essenziali” oltre a “alunni con bisogni educativi speciali” e “situazioni di digital divide”.

Priorità alla scuola invita quindi a compilare il modulo e a far sapere la risposta ricevuta. 

Ecco il modulo

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