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martedì, 3 Dicembre 2024

Parcheggi a pagamento a Natale, Confesercenti: “Appendino di nuovo non ascolta i bisogni dei torinesi”

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Arriva la reazione del mondo del commercio alla delibera della Giunta Appendino che stabilisce la sosta a pagamento anche nei giorni festivi per tutto il periodo prenatalizio, dall’8 al 23 dicembre.
Per il presidente di Confesercenti Giancarlo Banchieri, infatti, la decisione dell’amministrazione penalizza i negozi proprio in quello che dovrebbe essere un mese importante per l’attività.
«Alquanto debole sui ‘sì’, la giunta comunale è imbattibile sui ‘no’. L’ultimo in ordine di tempo arriva con i provvedimenti relativi alla viabilità natalizia: che cosa rappresenta, se non un ‘no’ al piccolo commercio, la sosta a pagamento anche durante i festivi nelle zone blu del centro?».
Certo un’ordinanza non nuova, ma che si ripete uguale a quella dell’anno scorso, che secondo Confesercenti già allora aveva creato non pochi problemi a commercianti e anche ai cittadini. Senza contare che per il centro di Torino è solo una delle tante proposte dell’amministrazione comunale che preoccupa i commercianti, a cui si aggiunge prima tra tutte la Ztl prolungata e l’ingresso a pagamento.«I parcheggi dei centri commerciali sono gratuiti. Rendere a pagamento quelli del centro cittadino durante i giorni festivi significa provocare un ingente spostamento dei consumi a favore delle grandi strutture. Né si può pensare che le navette gratuite reggano da sole gli afflussi del periodo natalizio. Ancora una volta, dunque, i negozi – già alle prese con le docce fredde rappresentate dai comportamenti ondivaghi, per non dire altro, sulla Ztl – vengono penalizzati da decisioni tanto gravi quanto incomprensibili».
Come detto per Banchieri anche i consumatori sono penalizzati dalla decisione della giunta: «Evidentemente, né l’esperienza del Natale passato, né un avvenimento ben più vicino nel tempo hanno insegnato qualcosa a questa amministrazione in tema di ascolto e di considerazione degli interessi e dei bisogni delle imprese e dei cittadini. Ci piacerebbe essere smentiti e vedere il Comune che ritira il provvedimento».

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