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martedì, 3 Dicembre 2024

Olimpiadi 2026, Chiamparino apre all'ipotesi della candidatura unitaria con Milano e Cortina

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Mentre la sindaca Chiara Appendino è categorica e vuole correre in solitaria per i Giochi olimpici invernali del 2026 il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino apre alla possibilità della candidatura a tre con Milano e Cortina.
«Se il Coni formalizzerà una candidatura a tre, senza un Comune capofila, credo sia giusto andare a vedere» dice Chiamparino all’indomani dell’incontro romano con il presidente del Coni Giovanni Malagò e in attesa che domani il Comitato olimpico si pronunci con la sua decisione.
D’altronde ieri lo stesso Malagò ha ammesso di aver messo sul tavolo l’ipotesi di una candidatura congiunta invitando i sindaci a pensare alla proposta. E sia il sindaco di Milano Beppe Sala che il governatore del Veneto Luca Zaia avrebbero già formulato la loro disponibilità a valutare l’ipotesi di correre insieme per i Giochi 2026. Mentre la sindaca Appendino ha espresso la sua convinzione che il progetto torinese sia il migliore e di non voler esser stampella di nessun altra città, ribadendo un no a una candidatura unitaria che è anche uno dei paletti che la sua maggioranza le ha posto per accettare l’idea di nuovi Giochi olimpici a Torino.
Dunque per il presidente della Regione, che fu sindaco di Torino proprio negli anni delle Olimpiadi del 2006, una candidatura delle Alpi non è da scartare: «Per adesso non è ancora successo, ma se così fosse credo sarebbe il caso di vedere di cosa si tratta», conclude Chiamparino.

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