“Trivelle protette da poliziotti in assetto di guerra, abitanti a cui viene impedito di sapere cosa succede sotto casa loro, disboscamenti continui. La ‘svolta autoritaria’ in Val di Susa procede col pilota automatico”. E’ quanto scrive il movimento No Tav sulle proprie pagine social dopo che dalla giornata di ieri sono state portate in Valle nuove Trivelle per dei sondaggi nella zona di San Giuliano.
Sandro Plano, ex sindaco di Susa e ora consigliere comunale di minoranza, vicino al movimento No Tav, osserva via Facebook che “in presenza di un blocco sulla statale 25 dovuto agli interventi sul sovrappasso ferroviario, con cantieri sulla A32 per interventi di adeguamento alla normativa europea, con restrizioni di carreggiata per i cantieri Tav a San Didero e a Chiomonte, con la prossima chiusura del Traforo del Monte Bianco, dopo mesi di inattività Telt non trova altro momento per fare sondaggi in via Montello bloccando la strada”. “Chiedo al sindaco – aggiunge Plano – di intervenire per sollecitare alla Regione, all’Anas, a Telt una programmazione dei lavori nella nostra città”.