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domenica, 15 Settembre 2024

Il cattolico anti-gay Adinolfi presenta il suo libro e Moncalieri dà il patrocinio. La lettera del Torino Pride

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Mario Adinolfi, ex deputato dell’area cattolica del Partito Democratico e paladino della cosiddetta famiglia tradizionale, il 27 novembre presenterà a Torino, nella la Sala Polifunzionale di piazza dei Mestieri (via Jacopo Durandi 13) il suo nuovo libro “Voglio la mamma” e Moncalieri dà il patrocinio all’iniziativa. Immediate scattano le polemiche da parte del Coordindamento Torino Pride, il cui coordinatore Alessandro Battaglia ha espresso tutto il proprio disappunto in una lettera aperta.
Sì, perché se, viste le idee non esattamente progressiste del personaggio non suscita sorpresa il fatto che nella sua fatica letteraria vengano condannati matrimonio omosessuale, aborto, eutanasia, utero in affitto e fecondazione eterologa. Non stupisce nemmeno che il libro venga presentato a Torino, dal momento che scrivono, «che chi organizza, l’Associazione e Centro Culturale San Francesco del Carlo Alberto, e chi ospita sono due realtà che rappresentano la parte cattolica più integralista».
Ciò che invece crea indignazione, scrive Battaglia, «è vedere sull’invito lo stemma della città di Moncalieri con la nuova dicitura, che ricorda il famoso Proclama di Vittorio Emanuele II del 1849, con il quale, praticamente, veniva dato il via al Risorgimento e alla realizzazione di un Paese nuovo e pieno di speranza».
«Ci chiediamo quindi come sia possibile che il sindaco, Roberta Meo, e il vice sindaco, Paolo Montagna e tutta la Giunta, possano avere concesso il Patrocinio della Città a un’iniziativa che nemmeno si svolge nel loro comune -continua la lettera – Ci chiediamo se vivano in questo Paese e in questa Provincia. Ci chiediamo se conoscano il curriculum del signor Adinolfi. Ci chiediamo come sia possibile che un Sindaco donna non abbia consapevolezza delle posizioni medioevali del soggetto in questione anche su questioni che riguardano proprio le donne, la loro vita, la loro dignità e il loro tentativo di emancipazione continuo e costante. A memoria di tutte e tutti, ricorderei una sua celebre affermazione: “Uomini e donne non sono uguali? Perché esiste uno specifico femminile. Prendersi cura della casa e della famiglia fa parte di questo specifico… Vivere la propria femminilità puntando a una falsa uguaglianza con il modello maschile, spesso in ostilità con il mondo maschile, guardando agli uomini come nemici e oppressori, è una stronzata. Una stronzata galattica”».
«Le posizioni di Mario Adinolfi sul tema dei diritti civili sono, a tutti, molto chiare. Contrario al matrimonio egualitario, alle coppie gay, alle adozioni gay, alla fecondazione eterologa e anche al diritto all’aborto   ­– conclude Alessandro Battaglia  – Il Sindaco di Moncalieri e la sua giunta sono espressione di una parte politica che dovrebbe avere a cuore i diritti e ciò che questi producono in una società in costante evoluzione. Questo evento non è certamente sintomatico di attenzione. Noi non siamo una lobby ma persone che da molto tempo rivendicano la parità e l’uguaglianza. Se fossimo davvero lobby, ad oggi, avremmo già ottenuto tutto questo. Ricordando che il nostro Paese è tra gli ultimi su queste tematiche chiediamo che si possa seriamente dimenticarci di persone come il signor Adinolfi per occuparci di cose davvero più importanti».

@ElisaBellardi

 

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