Ha utilizzato i principali social network e app di messaggistica istantanea, da Facebook a Whatsapp e Telegram per creare la sua rete di seguaci, circa 300, a cui prometteva la guarigione delle patologie da cui erano afflitti.
La polizia di Torino ha individuato e denunciato la sedicente guaritrice, dopo le indagini coordinate dal pm Barbara Badellino della Procura Torinese.
Si faceva chiamare “Marie” e nelle chat con i suoi adepti si definiva capace di garantire risultati miracolosi attraverso un percorso guidato, in grado di intervenire sul DNA umano, modificandone “dati e coordinate” e restituendo così le corrette sequenze del patrimonio genetico attraverso un “pannello di controllo dell’interfaccia olografica umana” con cui avrebbe interagito direttamente. La donna si presentava come risultato di un esperimento genetico, un’intelligenza artificiale creata in laboratorio da uno scienziato statunitense.
Per ottenere la guarigione, spiegava, sarebbero serviti tre cicli di tre mesi ciascuno e spesso la guaritrice esercitava una forte pressione psicologica sulle persone rimproverando i pazienti accusati di non aver seguito alla lettera il programma e di non essersi liberati dei beni materiali e che così la guarigione sarebbe stata più lenta.
Non solo. “Marie” si dimostrava anche molto scettica nei confronti della medicina tradizionale e delle cure “classiche” a cui gli adepti si erano sottoposti, invitandoli ad abbandonare farmaci e trattamenti che erano anche salvavita.
La donna operava da una villa in cui si trovavano anche dei collaboratori che la aiutavano a gestire le chat e l’attività di raccolta fondi per dichiarate attività benefiche, su cui sono in corso gli approfondimenti degli inquirenti.
Sono stati sequestrati numerosi dispositivi informatici, smartphone e tablet oltre che manoscritti e testi relativi a pratiche esoteriche e la donna è stata denunciata per truffa, circonvenzione d’incapace e esercizio abusivo della professione medica.