Sono un centinaio i manifestanti che si sono dati appuntamento in piazza Vittorio Veneto alle 18 per una protesta pacifica contro il Dpcm che impone chiusure anticipate a bar e ristoranti e la serrata per altre attività.
A guidare la manifestazione le “Mascherine Tricolori” che hanno sventolato la bandiera è esposto lo striscione “No lockdown – No Dpcm”. Una manifestazione pacifica e in cui si è mantenuto il distanziamento. Ma in cui non è mancata la rabbia delle categorie colpite dal provvedimento, come Sonia Patacchi, che ha un negozio in via Po: “Qui in centro ci sono baristi che incassano solo 60 euro al giorno, c’è un locale in piazza Vittorio che ha già chiuso e non sa quando riaprirà. Se passa il nuovo Dpcm è vengono chiuse anche le attività commerciali c’è il rischio che il 70 per cento di noi non riaprirà, e stiamo parlando di 5mila attività e 15mila dipendenti. C’è chi si è già affidato agli strozzini, chi pensa di chiudere. Siamo disperati”.
Ad alzare i toni è stata la presenza all’interno della manifestazione di alcuni negazionismi che hanno invitato i presenti a togliere la mascherina ma a cui è stato chiesto di allontanarsi.