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venerdì, 6 Dicembre 2024

“L'individualista feroce” vive e lotta a Torino

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Ammirare Margaret Thatcher e la sua politica non è anacronistico. Anzi. Proprio la Lady di Ferro diventa un faro per due giovani che hanno deciso di impegnarsi politicamente creando un’associazione: “L’individualista Feroce”.
Raffaele Dadone, 26 anni sardo di Sinnai, ma residente a Torino, e Alessio Cotroneo, 22 anni torinese, si sono conosciuti tre anni fa, quando all’Università partecipavano alle assemblee.
Raffaele, studente in “Scienze del Governo”, Alessio, laureando in Fisica con la passione per l’analisi dei Big Data, sono legati dall’amore per la politica, che è emerso ulteriormente dentro di loro prendendo atto del vuoto che c’è oggigiorno sul questo tema. Lo stesso vuoto che ha allontanato molti loro coetanei.
Da qui la decisione di dare vita all’associazione Tra i loro obiettivi c’è quello di creare un vero e proprio movimento politico che possa rispondere concretamente ai bisogni del singolo cittadino e per questo hanno aperto una pagina Facebook divenuta un forum.
Raffaele e Alessio, quando è nata l’associazione?
“L’individualista Feroce” è nata alla fine dell’estate del 2016 per promuovere l’idea liberale, ovvero garantire ai cittadini la libertà di fare, in modo assoluto.
Cosa intendete quando affermate “garantire la libertà di fare dell’individuo”?
Il liberalismo è sostanzialmente garante della libertà. Ciò vuol dire che dal punto di vista economico, per esempio, si debbano tassare meno i cittadini per dare loro la possibilità di aumentare il loro potere d’acquisto e quindi, di spendere il proprio denaro in maggiore libertà di scelta.
Sembra più lo statuto politico che di un’associazione culturale. Prevedete di costituire un partito nel vostro futuro?
Il nostro punto di partenza è un’idea culturale della società odierna, intrisa di disagi e di vuoti. Al centro abbiamo l’individuo con tutti i suoi problemi e difficoltà. L’uomo nasce libero ed è lo Stato che lo limita. Intendiamo così creare un ponte tra l’uomo e lo Stato in modo da sviluppare la massima capacità di ogni essere umano.
L’individualista Feroce, pertanto, tende ad essere una community per dirla in termini social?
Sì, esatto. Una community liberale in cui ospitare tutti coloro che hanno un pensiero sociopolitico simile al nostro. Un luogo dove confrontarsi e argomentare le possibili alternative di gestione dello Stato che siano più legate ai bisogni del singolo. Tra le nostre iniziative per autofinanziarci e farci conoscere abbiamo promosso degli “aperitivi liberali”. Abbiamo intenzione di uscire con nuovi eventi quanto prima invitando anche dei protagonisti della politica per sviluppare il confronto.
Quali risultati avete fino ad ora ottenuto?
Siamo arrivati a quaranta iscritti e dodici mila follower e siamo soddisfatti di questo piccolissimo traguardo, essendo partiti da zero. Speriamo che i numeri possano aumentare tanto da poterci definire una realtà alternativa allo scenario socio politico attuale.
Associarsi quali costi prevede?
L’iscrizione online a “L’individualista Feroce” ha un costo di 10 euro, 15 per quella cartacea che sarà accompagnata da un piccolo opuscolo “Liberalismo, liberista vincente”.

 

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