-0 C
Torino
mercoledì, 4 Dicembre 2024

L’arte del Liceo Passoni invade Palazzo Civico. Lavolta: “Diamo credito agli artisti-studenti”

Più letti

Nuova Società - sponsor
Moreno D'Angelo
Moreno D'Angelo
Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2007 nella redazione di Nuova Società e dal 2017 collaboratore del mensile Start Hub Torino.

«Siamo davvero soddisfatti. Non ci aspettavamo un risultato così esaltante. E’ davvero contento Luciano Gaglio, il docente di discipline plastiche del Liceo artistico Aldo Passoni che, insieme al collega Giorgio Billia, ha ideato e coordinato la mostra “A regola d’arte”, presentata oggi a Palazzo Civico.
Una cinquantina di dipinti e sculture degli studenti del V e IV anno, molto curate e di forte impatto, ospitate nella Sala Carpanini. Cromaticità prevalenti, a base gesso nelle sculture e in prevalenza a carboncino nei disegni, ocra, bianco/nero e rossi, con un contorno di fauni con le corna e teschi e volti scarnificati. Ma perché questi oggetti inquietanti da Torino magica?  Gaglio precisa come i teschi riguardino la struttura morfologica del corpo umano: «Si tratta di lavori accademici e lo studio della morfologia interna ed esterna del corpo è fondamentale per poi elaborare delle sculture e delle pitture». Sulle opere che rappresentano volti consunti commenta: «Interessante rappresentare figure deturpate dalla storia e dal tempo» e aggiunge: «Con questa iniziativa abbiamo chiuso un cerchio. Un percorso da noi avviato con gli studenti, impegnati a esercitarsi e crescere nelle tecniche, e questo evento ha dato loro l’immagine di una risoluzione e un riconoscimento sociale». Il docente conclude sottolineando l’importanza del disegno nella scultura: «Saper individuare dal punto di vista grafico una figura umana o un altro soggetto indica, a noi addetti ai lavori, che può essere pronta a rappresentarla».
I coordinatori sottolineano come la filosofia della mostra “A regola d’arte” parta da un mix che intende concretamente vagliare tra il principio di libera espressione e la struttura (la regola), attraverso cui si intende mettere in scena “buone pratiche formative” che esaltino le potenzialità degli studenti artisti in un contesto di collaborazione e coordinamento. Una bella risposta agli ultimi episodi che hanno visto alcuni docenti umiliati e deboli di fronte a studenti aggressivi e senza scrupoli.
Particolarmente coinvolto nel progetto il vicepresidente del Consiglio comunale Enzo Lavolta, orgoglioso di essere stato il primo ad accogliere questa idea di arte a Palazzo Civico, che ha subito avuto il benestare subito dall’ufficio di Presidenza. Un progetto in grado che offre grande visibilità a questi futuri artisti.
«Da spazio alla creatività,  – commenta Lavolta – incentivando processi virtuosi che avvicinano il mondo della scuola con le istituzioni, riconoscendo all’arte e a questi giovani creativi il ruolo di catalizzatori per la crescita individuale e sociale, rendendoli protagonisti della cittadinanza attiva». Il vicepresidente del Consiglio comunale ha evidenziato come Il progetto rientri nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, attraverso il riconoscimento di crediti formativi agli studenti impegnati nella realizzazione della mostra, auspicando che «il loro coinvolgimento possa diventare una costante nelle iniziative di valorizzazione artistica che la Città avrà in programma nell’immediato futuro». Un discorso e un impegno che proiettano l’iniziativa, che sarà visitabile fino al 19 maggio a Palazzo Civico, verso altre edizioni e trasferte.
Un discorso importante alla luce degli sviluppi di un’esperienza che, come sottolineato dai suoi promotori, va ben oltre la mera esposizione di opere per la sua valenza sotto il piano formativo, creativo e il per il suo impatto sul territorio.
Nel corso della presentazione un vero boato di applausi ha accompagnato il ricordo di Lavolta del giornalista Peppino Impastato nel quarantennale della sua barbara scomparsa.
Per i coordinatori di “A regola d’arte” la parternship con il Comune di Torino «concorre ad amplificare il nostro progetto formativo facendo sì che il nostro spirito di servizio trovi un riscontro diretto e si estenda sul territorio in una città sempre più attenta agli aspetti culturali ed alle attività legate al pensiero creativo», evidenziando ambiziosamente come questo tipo di iniziative possano favorire le basi da cui partono futuri artisti e futuri fautori di operazioni in grado di rendere più bella e strutturata una società.

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano