A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, diceva qualcuno. Ed è difficile non pensar male quando, dopo pochi giorni che il popolo M5s – attraverso la piattaforma Rousseau – ha salvato Matteo Salvini, votando contro la cancellazione della sua immunità parlamentare sul caso Diciotti, leggi il testo della mozione firmato dal capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari e Francesco D’Uva.
Infatti nel documento si chiede al governo di impegnarsi a “ridiscutere integralmente il progetto della linea Torino-Lione nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia”.
Parole chiare, come la mozione che viene presentata nonostante il vicepremier Matteo Salvini abbia più volte affermato che la Tav vada fatta, al massimo con piccole modifiche.
Immediato il commento del presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino: «Alla luce delle dichiarazioni di ieri del rappresentante della Ue che chiedeva di fare in fretta nell’avvio dei bandi, questo vuol dire una sola cosa: se la maggioranza approverà questa mozione, sarà come mettere una pietra tombale sulla TorinoLione».
«La Lega svela il suo vero volto – aggiunge Chiamparino – non a caso dopo il salvataggio del ministro dell’Interno da parte dei Cinque Stelle».
Intanto dalla Lega assicurano che non c’è nessun cambio d’idea sull’opera. «Le opposizioni gridano al lupo al lupo, ma in realtà la posizione della Lega resta sempre la stessa: richiamiamo il contratto di governo che ci impegna a valutare come realizzare quest’opera nel rispetto degli accordi internazionali – spiega Riccardo Molinari, il quale nega che la mozione di maggioranza sulla Tav, che impegna il governo a «ridiscutere integralmente l’opera nell’accordo tra Italia e Francia sia uno stop alla Torino-Lione».
«La Lega – assicura Molinari – resta per il Sì».
«Per una poltrona salvata, Tav affossata – commenta il senatore del Partito Democratico Mauro Laus – Un’abile mossa di baratto politico, a questo assisteremo domani quando la #mozione di maggioranza sulla Tav arriverà in aula a Montecitorio. La mozione Lega-5Stelle impegna infatti il governo “a ridiscutere integralmente il progetto della linea Torino-Lione, nell’applicazione dell’accordo Italia-Francia”. È l’obolo che la Lega paga alla “chiesa pentastellata” che rinnegando se stessa ha salvato il condottiero del Carroccio».
Ecco il documento: