Per gli italiani è ad sempre una attitudine da seguire con la speranza di riuscire a monetizzare qualcosa. Da sempre una delle forme di investimento più praticate, anche romanzate e dal retrogusto romantico idealizzato in molte pellicole o opere letterarie.
Il mondo della Borsa è in realtà un universo composito e assolutamente particolare: un terreno scivoloso nel quale è possibile cercare di fare affari e dove si può anche rimanere scottati. Il meccanismo è noto: sul mercato si possono acquistare azioni di società quotate con la speranza di vedere, nel tempo, il proprio investimento remunerato. Quindi acquistare quote societarie (azioni) ad una data cifra e sperare che questo valore vada a crescere con il trascorrere dei mesi.
Un investimento per certi versi comodo, almeno così viene visto, nel senso che i soldi vengono parcheggiati e l’investitore altro non deve fare che controllare con cadenza periodica l’andamento del titolo in Borsa. Certo è che per accedere a questo mondo è indispensabile avere un minimo di conoscenza in materia e competenze specifiche.
Il mondo della finanza è spietato, non perdona gli improvvisati, di conseguenza non ci si può lanciare in questo campo senza avere un feedback piuttosto corposo di nozioni e di pratica in materia di investimenti. Come secondo fattore in grado di fare la differenza, la volontà dell’investitore di esporsi a rischi: più in alto viene posta l’asticella (quindi, maggiore sarà la sua propensione a rischiare) e potenzialmente più elevato sarà il potenziale guadagno.
Potenziale, sia ben chiaro, perché in Borsa guadagnare non è automatico: non si parla di un asset sul quale puntare per mantenere inalterato il valore dei propri risparmi, come si fa ad esempio nel caso dell’oro (non a caso noto come riserva di valore e bene rifugio) o dei vecchi e tradizionali titoli di Stato. Chi investe in Borsa lo fa sapendo sempre di essere esposto ad un margine di rischio che può essere più o meno evidente.
Per investire in Borsa è possibile ricorrere a diversi strumenti, da quelli tradizionali che contemplano la presenza di un intermediario finanziario (anche una banca o un promotore privato) a quelli più moderni, si parla soprattutto delle piattaforme di trading online tramite le quali ciascun utente può operare in modo del tutto autonomo senza dover richiedere supporto esterno.
Una tipologia di investimento tradizionale, da sempre esistita, verso la quale ancora tanti utenti si rivolgono con la speranza di vedere crescere il proprio patrimonio. Cosa che ovviamente, non può essere sempre vera.