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lunedì, 10 Febbraio 2025

Il cortile della scuola come deposito per la droga, giro di vite ai pusher di San Salvario

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

La loro base era una scuola: qui nascondevano le dosi di droga pronte da vendere al cliente. Bastava scavalcare la cancellata ed entrare nel cortile dell’edificio. A scoprirli e a trarli in arresto la Squadra Mobile di Torino che dopo una notte di appostamenti per le vie di San Salvario ha fermato sei pusher e identificato in totale 60 persone di varia nazionalità.
L’operazione, svolta d’intesa con il pool di magistrati per la sicurezza urbana di Torino coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Borgna, si è svolta attraverso una serie di appostamenti tra corso Dante e corso Massimo D’azeglio. Così è stato possibile scovare il modus operandi dei pusher che al momento del blitz si sono appunto nascosti all’interno della scuola e hanno tentatodi resistere all’arresto.
L’attività ha permesso anche di sequestrare numerose dosi di cocaina e ha portato al sequestro di un’auto guidata da un tossicodipendente senza possesso della patente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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