Accade in quel di Rivarolo Canavese, in provincia di Torino, dove ci si sta preparando per le elezioni del sindaco, che un esponente del centrosinistra dia la sua benedizione ad un esponente del partito di Giorgia Meloni.
Infatti, lunedì scorso, 6 maggio, il candidato come primo cittadino della lista “Riparolium Bertot sindaco”, Fabrizio Bertot, ha presentato la sua squadra.
Durante la serata è intervenuto anche l’assessore regionale allo Sport uscente della giunta Chiamparino, il moderato Giovanni Maria Ferraris, il quale nel portare il saluto ai presenti, ha dichiarato apertamente il suo sostegno a Bertot. E non solo.
Va ricordato che Bertot, che di Rivarolo Canavese è già stato sindaco dal 2003 al 2012, prima del commissariamento del Comune per infiltrazione mafiosa nel 2012, a seguito dell’operazione Minotauro, su presunti condizionamenti e interessi della ‘ndrangheta all’interno dell’amministrazione, oltre a correre nella lista per tornare ad essere primo cittadino è anche candidato alle prossime Elezioni Europee del 26 maggio con Fratelli d’Italia.
Cosa che difficilmente sarà sfuggita all’esponente della giunta di centrosinistra Ferraris, che non ha avuto problemi a mettere in imbarazzo la sua coalizione.
Già, proprio lui che nel 2010, quando il Chiampa sindaco di Torino venne nominato assessore ai Servizi Civici, Cooperazione e Relazioni Internazionali. Poi un anno dopo, quando Ferraris viene riletto in Sala Rossa, diventa presidente del consiglio comunale.
Nel 2014 l’uomo di Giacomo Portas entra a Palazzo Lascaris e Chiamparino gli affida l’assessorato allo Sport, Polizia Locale, Personale e Organizzazione.
E adesso… titoli di coda.
«Non credo nella politica a vita. Credo nei cambiamenti e qualche vola nei ripensamenti – ha detto Ferraris alla platea di Rivarolo – anche magari nell’atteggiamento di dire ci si può essere sbagliati e forse in qualche modo anche io mi sono sbagliato. Non a fare delle cose, sicuramente anche in quello, ma scegliere una cordata, che non lascio per quello, ma che non riproporrei».
«Perché, i cambiamenti – ha aggiunto – sono occasione non solo di ripensamenti, ma anche di nuove energie di nuova linfa, di nuovi modi di pensare. Un modo nuovo di interpretare attraverso di voi una politica più attuale, più moderna».
Concludendo: «Voi siete il Gran Paradiso della politica e ci porterete in alto».