Ingressi e uscite scaglionati a intervalli regolari di tempo, per evitare gli assembramenti, attività all’aperto e teledidattica, dimezzamento del numero di alunni per classi con turnazioni.
Il Politecnico di Torino ha pubblicato il rapporto “Scuole aperte, Società protetta”, un documento di sessanta pagine contenenti le indicazioni pratiche per la ripresa dell’attività scolastica.
Si tratta di un aggiornamento del progetto “Imprese aperte, lavoratori protetti”, in cui gruppi di lavoro coordinati dall’ateneo illustrano le modalità proposte per le riaperture in vista della cosiddetta Fase 2.
Si legge nel rapporto: ”La scuola e i servizi educativi per la prima infanzia sono altrettanto cruciali delle attività produttive per la ripresa del Paese. Il sistema educativo risponde a problemi di conciliazione famiglia-lavoro per i genitori, ma soprattutto ai diritti costituzionali dei bambini e ragazzi a ricevere un’istruzione e ad avere accesso alle risorse per il pieno sviluppo delle proprie capacità”.
“Esigenze e diritti che sono stati, forse inevitabilmente, compressi in queste settimane con conseguenze negative che hanno allargato le disuguaglianze sociali tra bambini – prosegue il rapporto – la letteratura internazionale è unanime nel sottolineare l’importanza per tutti i bambini, ma soprattutto per i più svantaggiati economicamente e socialmente, o con qualche disabilità, di esperienze educative extra familiari precoci”.
Il rapporto oltre ad affrontare sotto il profilo tecnico-scientifico la prevenzione e mitigazione del rischio di trasmissione del contagio da Sars-CoV-2 nell’ambito del sistema scolastico dall’obbligo ma anche nel sistema educativo per la fascia 0-6 anni ”che ormai – si legge – fa parte a pieno titolo del sistema istruzione anche a livello normativo”.