Fischi, insulti e spintoni. Così sono stati accolti dai profughi i consiglieri comunali Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia) e Fabrizio Ricca e Roberto Carbonero (Lega Nord), Silvio Viale (Radicali) e Andrea Tronzano (Forza Italia), che si sono presentati all’Ex Moi di via Giordano Bruno, nel quartiere Lingotto. Nelle palazzine, costruite per ospitare gli atleti del Villaggio Olimpico e da quasi due anni occupate dai profughi dell’Emergenza Africa, era previsto un sopralluogo della Commissione Consiliare di Controllo di Gestione, che all’ultimo momento è stato annullato.
La decisione, motivata dal capogruppo del Partito Democratico Michele Paolino con il fatto che «così come era concepito questo sopralluogo era una provocazione», non ha impedito ai consiglieri di recarsi all’Ex Moi a titolo personale. Una scelta che è stata vista dai profughi come «una provocazione». I consiglieri non sono riusciti ad entrare nelle palazzine occupate dell’Ex Moi, come avevano tentato di fare.
Intanto Paolino parla del sopralluogo saltato. «abbiamo intenzione di farlo – dice – ma in un clima diverso, con più calma e serenità, allertando le forze dell’ordine e in collaborazione con la Circoscrizione 9».La data? Come afferma Paolino, «è ancora da definirsi. Quello che è certo che il problema dei profughi va risolto e la soluzione deve essere trovata a Roma. Torino non può accollarsi una questione che esiste a livello nazionale».
In via Giordano Bruno, comunque, la tensione si è stemperata dopo mezzora, ma i migranti, come detto, denunciano la volontà di cercare lo scontro.