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giovedì, 5 Dicembre 2024

Emergenza casa, bloccato il 4: tra Usb e giunta Appendino nessun idillio. “Non c’è discontinuità con chi amministrava prima”

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

di A.D.

Hanno fermato per due ore il numero 4. Il mezzo Gtt che collega praticamente tutta la città. Da Falchera. Uno slogan “Basta case senza gente, basta gente senza case”.
L’incontro tra chi chiede un alloggio e i rappresentanti della nuova amministrazione è stato un buco nell’acqua. Anzi. Per As.i.a-Usb, in prima linea nella lotta per la casa, alla fine non c’è nessuna discontinuità tra la giunta Appendino e quella Fassino. Idillio finito, dunque, dopo che quest’estate sembrava che tra i grillini e gli occupanti delle case del quartiere Falchera e chi gli affianca nelle rivendicazioni, fosse scoppiato l’amore, che probabilmente ha portato qualche voto in più nel fienile a Cinque Stelle. Ma adesso sono arrivate le ordinanze di sgombero e con esse poche risposte per chi ha bisogno di un tetto.
«Oggi abbiamo partecipato al tavolo col Comune ottenuto a luglio – spiegano dal sindacato Usb – Per la prima volta ci siamo trovati faccia a faccia con la nuova amministrazione comunale 5 Stelle, presenti al tavolo l’assessore alle Politiche Sociali Sonia Schellino, il Presidente del Consiglio Comunale Fabio Versaci, la Presidente della IV Commissione Deborah Montalbano, il dirigente del Nucleo Casa Magnano e l’ATC che ha deciso di mandare solo il suo avvocato».
«Come da mesi ribadiamo il problema delle famiglie occupanti di Falchera è un problema politico, causato dalla carenza cronica di alloggi destinati ad uso sociale e da criteri che escludono larghe fette di popolazione dalla possibilità di vedersi assegnato un alloggio popolare.
Una situazione che nessuno dei presenti al tavolo ha potuto negare, confermando l’insufficienza delle politiche messe in campo dal Comune», continua Usb.
Ma nessuna proposta è stata presentata per gli occupanti.
«Alla retorica della legalità e quindi del “dovete lasciare gli alloggi” non è stata contrapposta alcuna volontà di cercare strade percorribili per non lasciare le famiglie in mezzo alla strada».
As.i.a-Usb sostiene che da Palazzo di Città continuano a non dare soluzioni per le famiglie che hanno bisogno di un tetto.
«Ancora una volta a fronte della richiesta di garantire una vita degna alle persone che si sono trovate costrette ad occupare gli alloggi, la risposta è di nuovo l’assenza di fondi, una risposta che suona come un’autoassoluzione da parte di chi è stato eletto dalle periferie per portare un cambiamento concreto nei confronti dei bisogni dei cittadini», è la risposta di Usb, che ha fatto notare ai rappresentanti grillini che «i fondi ci sono, ad esempio più di 35 milioni di fondi Ex Gescal destinati alla regione Piemonte, che sono vincolati all’edilizia pubblica».
Poi, come detto, la fine dell’idillio: «Alle scelte coraggiose ma necessarie, la nuova giunta continua a preferire il mantenimento di politiche inadeguate e lo stesso censimento degli stabili vuoti rimarrà una misura di facciata se non vi è la volontà e il coraggio di superare questi vincoli.
Usciamo da questo tavolo ancora più convinti di sostenere un’istanza reale a cui solo l’occupazione ha dato soluzione, convinti che chi, anche prendendo atto di questo, non si muove per la tutela della dignità di queste famiglie non mostra nessuna discontinuità con la precedente giunta PD».
«Usciamo sapendo inoltre, e ribadendolo alla nuova amministrazione, che a maggior ragione le famiglie di Falchera non lasceranno questi alloggi senza una soluzione abitativa concreta, la lotta per il diritto alla casa continua e non ci fermeremo finché non lo otterremo», conclude Usb.

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