Si discuterà domani al Ministero del Lavoro del futuro dei lavoratori della ex Embraco e della proroga della cassa integrazione che “non dovrà essere fine a se stessa, ma deve puntare a un progetto di reindustrializzazione” ha precisato l’assessore regionale al Lavoro Elena Chiorino nel corso del tavolo di crisi convocato oggi
Il 22 luglio scadranno gli ammortizzatori sociali e senza la proroga della cassa integrazione i 400 lavoratori saranno licenziati. Il tavolo, previsto in un primo momento il 20 luglio, è stato anticipato a domani “per avere qualche giorno di tempo in più in caso di sorprese”.
“La Regione Piemonte è pronta a fare la sua parte – ribadisce l’assessore Chiorino – e a mettere in campo tutte le risorse possibile, ma trattandosi di un piano di industrializzazione non può intervenire da sola”.
Attenzione ai lavoratori Embraco è stata chiesta anche dal presidente del Consiglio Regionale Stefano Allasia che propone iniziative per sensibilizzare i vertici nazionali sul tema dei 400 lavoratori: “Scriveremo subito al presidente del Consiglio e ai ministri dello Sviluppo economico e del Lavoro per richiamare ancora una volta la massima attenzione. Le istituzioni piemontesi, e in particolare il Consiglio regionale, sono sempre state vicine ai lavoratori e continueranno a farlo ancora in questo passaggio così delicato”.
Anche l’arcivescovo di Torino Monsignor Cesare Nosiglia ha rivolto un suo appello alle istituzioni nazionali perchè “dicano la verità su ciò che intendono fare, senza parole altalenanti che deludono puntualmente”. Intervenendo al tavolo di crisi Nosiglia ha precisato che “Gli operai hanno diritto di essere informati, nessuno può pensare di continuare a illuderli per vantaggi politici”, ha aggiunto monsignor Nosiglia, secondo cui “il modo in cui è stato liquidato il progetto Italcomp non è stato rispettoso” dei 400 lavoratori che ora rischiano il licenziamento se non saranno rinnovati gli ammortizzatori sociali.
“Sarò sempre al fianco degli operai – ha sottolineato – con tutto il mio cuore e con la volontà di tentare ogni strada possibile. E vi assicuro che continuerò a importunare le istituzioni affinché si trovi una soluzione”.