La Digos di Torino sta indagando su una presunta rivendicazione di matrice anarchica in relazione ai dei due colpi d’arma da fuoco sparati il 22 aprile contro la sede di Amazon a Torrazza Piemonte, provincia di Torino.
Si legge nel post al vaglio degli inquirenti:
“Amazon nel mirino: non è facile intimidire la più grande azienda del mondo. Ma non è sicuramente un motivo valido per non provarci. Due colpi di pistola hanno centrato il serbatoio dell’acqua del sistema di prevenzione incendi allo stabilimento Amazon di Torrazza Piemonte. E non si tratta neanche di un episodio isolato. A febbraio infatti sul piazzale era rimasto ferito un dipendente da un proiettile vagante, mentre due mesi fa tre proiettili fa sono stati ritrovati sulla tazza di un water all’interno della struttura”.
La rivendicazione, come detto è al vaglio della Digos ma, al momento, viene presa con molta cautela, visto che il testo conterrebbe delle imprecisioni. Ad esempio proprio per quanto riguarda gli spari su cui stanno indagano carabinieri. Secondo i militari i colpi sarebbe partiti non da una pistola, ma da una carabina da caccia. Una modalità lontana alle pratiche anarcoinsurrezionaliste.
Vicino allo stabilimento Amazon inoltre c’è un poligono di tiro. Vicinanza che apre ipotesi investigative differenti da quelle che attribuirebbero agli anarchici l’azione.