L’Unione Industriale di Torino ha acquistato un ingente carico di mascherine per le imprese associate, 300.000 sono state importate dall’estero, ma forti ritardi burocratici da parte dell’Inail impediscono la loro distribuzione.
“Parte delle mascherine che abbiamo acquistato, equivalenti alle FFP2 – spiega Dario Gallina, presidente degli industriali torinesi – sono certificate KN95 secondo standard cinesi e non hanno il marchio CE. Per essere validamente utilizzate come dispositivi di protezione individuale (dpi), c’è bisogno di un’autorizzazione in deroga da parte dell’Inail. Si tratta di una procedura che, ai sensi della norma vigente, prevede tre giorni di tempo per ricevere una risposta: abbiamo inoltrato la domanda il 25 marzo e non ne abbiamo più saputo nulla. Il fatto non può che creare uno stato di incertezza diffusa nelle aziende che stanno aspettando i dpi, trattandosi di una pratica prettamente burocratica. Sollecitiamo, dunque, l’Inail a procedere in tempi il più possibile rapidi per risolvere questo stallo”.