Prima di ogni campagna elettorale, la segreteria generale delle istituzioni pubbliche dirama una circolare interna allo scopo di rendere note le norme in materia di contingentamento della comunicazione istituzionale. Sono norme nemmeno troppo recenti, dettate dalla necessità di distinguere la “comunicazione immagine” (vietata) dalla “comunicazione servizio, quest’ultima consentita.
Leggi la Circolare del Comune di Torino diramata in data 8 gennaio 2018
Anche la comunicazione istituzionale va incontro a precise limitazioni: essa si può svolgere solo in caso di impersonalità e indispensabilità. Insomma, se c’è un blocco stradale, dei lavori, il comunicato è consentito. Diversamente occorre soprassedere .
Come classificare, quindi, la comunicazione lanciata sul palco del Teatro Nuovo dal Movimento 5 Stelle e dalla sindaca Appendino, alla presenza di candidati, che riprende palesemente il simbolo di partito, e rilanciata sui social con la comunicazione ufficiale sulla pagina Facebook della prima cittadina? Come regolare il fatto che, a quanto è dato sapere, la comunicazione su quelle pagine è curata da personale in staff della sindaca pagata dai contribuenti e assunta a tempo determinato dal Municipio?
È qualificabile come indispensabile e impersonale, rivendicare e propagandare i (presunti) risultati di 1 anno e mezzo di attività, tramite comunicazione diretta e intestata alla sindaca, con tanto di simbolo di partito, proprio nel periodo dei comizi elettorali? E far apparire insieme ad Appendino, in video registrati allo scopo, consiglieri comunali “estranei” alla comunicazione istituzionale dell’ente?
Pare proprio che tutto ciò non sia consentito.
Torino sta diventando la capitale delle regole non rispettate. Semplice mancanza di correttezza o grave violazione di legge?