Fabio Beatrice, direttore del Centro Antifumo san Giovanni Bosco di Torino, ha commentato così la decisione di Fda, Food and Drug Administration, agenzia statunitense, che ha autorizzato la commercializzazione del sistema Iqos, di Philip Morris, come prodotto del tabacco a rischio modificato.
“In Italia – spiega Beatrice – c’è ancora un lungo percorso da fare sulla riduzione del danno quando si tratta di sigarette, mentre nei paesi anglosassoni, come successo da poco negli Usa, si comincia a stabilire in documenti ufficiali che i prodotti alternativi alle sigarette abbassano l’esposizione alle sostanze nocive”.
“La mia impressione è che in Italia ci sia ancora un lungo percorso da fare – afferma Beatrice – non siamo un paese anglosassone, qui o si parla di cessazione o nulla. In medicina però le sfumature di grigio sono tante, ai pazienti si devono dare alternative. Nessuno, neanche l’Fda ovviamente, dice che c’è un ‘fumo sano’, ma sappiamo che ci sono modi per ridurre le sostanze inalate. e quindi è una via che si può proporre, anche se ci vorranno anni per capire quanto questa cosa è utile”.