Sono intenzionate a non farla passare liscia le minoranze alla consigliera comunale M5s e vicepresidente del Consiglio Viviana Ferrero che si è fatta vedere al fianco degli occupanti nel vertice in prefettura sul futuro della Cavallerizza.
Una presa di posizione ritenuta da molti incompatibile con la carica istituzionale che la Ferrero ricopre. Infatti, come spiega il capogruppo del Partito Democratico Stefano Lo Russo: «La presenza della Vicepresidente del Consiglio Comunale Viviana Ferrero al tavolo della trattativa in Prefettura dal lato degli occupanti abusivi della Cavallerizza è incompatibile con il suo ruolo istituzionale. Non solo non ci sentiamo minimamente rappresentati ma riteniamo completamente fuori luogo e gravissimo l’episodio. Viviana Ferrero può partecipare a tutte le riunioni che vuole ma non nelle sue funzioni istituzionali di Vicepresidente del Consiglio Comunale. Chieda scusa pubblicamente e si dimetta da Vicepresidente».
Dal canto suo Ferrero, che era in compagnia del collega Carretto si difende: «A seguito delle critiche arrivate per la nostra presenza al tavolo in prefettura vogliamo chiarire che abbiamo partecipato come uditori. E con richiesta di Assemblea Cavallerizza che ha delegato tra gli altri a parlare i professori Mattei e Montanari. Riconosciamo che possa essere inopportuno in un contesto normale e non di Beni Comuni e orizzontalità e rotazione dei partecipanti al tavolo la nostra presenza. Non avevamo nessuna delega né formale né informale del consiglio comunale, ma siamo intervenuti solo come uditori e come cittadini che ci pregiamo di rimanere».
La Ferrero ribadisce poi la sua posizione sulla Cavallerizza: «La condivisione d’intenti con la comunità di riferimento che fin dal 2014 ha ridato vita a Cavallerizza ci ha portati a mettere da parte le questioni formali. Per noi resta indispensabile salvare quel bene Unesco da qualsiasi speculazione o privatizzazione, proprio per evitare che la nostra presenza sia strumentalizzata per cercare di bloccare il processo di salvaguardia preferiamo chiarire pubblicamente la Nostra posizione».