di Andrea Doi
Per i revisori dei Conti del Comune di Torino il debito Ream dev’essere riconosciuto e finanziato nel Bilancio 2017. Da qui non si scappa, altrimenti non c’è il pareggio Il Collegio lo scrive nuovamente all’amministrazione Appendino.
“Il Collegio – si legge nel nuovo documento – continua a ritenere che il debito per la restituzione della caparra a Ream Sgr Spa, pari a Euro 5.000.000,00 oltre gli interessi legali, debba essere riconosciuto e finanziato nel Bilancio dell’esercizio 2017, ai sensi dell’art 194 del TUEL, e questo a prescindere dall’effettivo versamento dilazionato concesso per il 2018”. Aggiungono i Revisori: “Pertanto nella Bozza difforme di Delibera che l’Amministrazione ha consegnato al Consigli Comunale sono state inserite nuove considerazioni, palesamente in contrasto con quanto più volte ribadito da questo Collegio”.
In sostanza se questo debito non venisse iscritto, come chiede il Collegio, il Bilancio sarebbe in squilibrio e quindi non ci sarebbero le condizioni per l’approvazione da parte dei revisori. Inoltre all’amministrazione viene contestata l’errata applicazione del criterio della competenza finanziaria potenziata (leggi il nostro approfondimento), alla base della strategia difensiva davanti ai pubblici ministeri di Chiara Appendino, Sergio Rolando e Paolo Giordana indagati per falso ideologico in Bilancio proprio in relazione alla vicenda Ream.
Intanto il presidente del Consiglio comunale Fabio Versaci ha chiesto di ascoltare il Collegio: «Ho ricevuto una nota dai revisori – scrive in una nota stampa – in cui sono richiamate questioni già abbondantemente discusse relative a Ream e alla delibera sulla salvaguardia degli equilibri di Bilancio del 2017». «Su tali argomenti chiederò ufficialmente al presidente della Prima Commissione di audire pubblicamente i revisori per meglio comprendere le ragioni della nota, che al momento mi sfuggono», conclude Versaci.
L’amministrazione sembra intenzionata a non accogliere il suggerimento dei revisori dei conti e a varare una variazione di bilancio che non consideri le poste di Ream. Il parere dei revisori, infatti, non è vincolante e il bilancio della Città di Torino potrebbe essere approvato con i soli voti della maggioranza a 5 stelle. Maggioranza che però si esporrebbe al rischio di rispondere illimitatamente con il patrimonio personale dei propri consiglieri qualora venisse certificato un danno. La presenza di un’indagine della magistratura, di una presa di posizione dei revisori così netta e delle conseguenze civili a cui si esporrebbero i singoli consiglieri dovrebbe suggerire prudenza, ma nonostante tutto questo il Movimento sembra voler tirar dritto.
In serata è arrivata una nota dell’assessore al Bilancio, Sergio Rolando: «La giunta comunale e gli uffici hanno predisposto la delibera degli equilibri di bilancio nel rispetto delle norme, dei regolamenti amministrativi e dei principi di trasparenza degli atti. Si attendono gli esiti dei procedimenti in corso della magistratura, di cui abbiamo massima fiducia».