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giovedì, 5 Dicembre 2024

Al Parco Dora un murales per l’antifascista Bobby Sands. Un'idea di Marrone

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di Moreno D’Angelo
Era atteso da tempo e finalmente, venerdì 30 gennaio, nella ricorrenza del Sunday Bloody Sunday, verrà inaugurato al parco Dora a Torino un grande murales in memoria di Bobby Sands.
Con il suo sciopero della fame, che lo condusse nel 1981 alla morte dentro a un carcere britannico, Sands, soldato dell’IRA (Irish Republican Army), divenne un’icona della protesta nazionalista nord irlandese contro l’occupazione britannica. Una protesta che fece il giro del mondo, che è rimasta nell’immaginario collettivo.
Il murales e le iniziative in ricordo della lotta nord irlandese erano state oggetto di una mozione approvata in Sala Rossa quattro anni fa. Promotore dell’iniziativa è il consigliere comunale e regionale dei Fratelli d’Italia, Maurizio Marrone, che sarà presente all’inaugurazione con gli assessori Maurizio Braccialarghe e Ilda Curti, insieme al presidente della commissione Cultura, Luca Cassiani.
Il murales è stato realizzato da tre artisti: Max Gatto, Ludwig Dolo e il basco XTRM, nell’ambito di un progetto dell’associazione culturale Fiori di Ciliegio, in collaborazione con l’associazione di writer Artefatti e con il contributo della Città di Torino e della Consulta Regionale dei Giovani.
L’inaugurazione si svolgerà, come detto, nell’anniversario della “Domenica di sangue” del 1972, il Bloody Sunday, ricordato in una celebre canzone degli U2, che vide il massacro di numerosi civili da parte delle truppe britanniche a Derry, in Irlanda del Nord. Un episodio rimasto nella memoria collettiva nell’infinita sequela di morti, attentati e violenze che perdurarono e insanguinarono l’Irlanda del nord per lunghissimo tempo.
Pochi ricordano che Bobby Sands era un socialista. Un antifascista. Poco prima di morire, ridotto uno scheletro ma cosciente nel non interrompere la sua protesta, fu eletto con 30mila voti al Parlamento inglese, come rappresentante del movimento nazionalista Sinn Fein, per un collegio dell’Ulster (Irlanda del Nord).
Non è la prima volta che esponenti della destra, in particolare quella sociale, si approprino o rivalutino icone della sinistra. È avvenuto per Che Guevara, ora è il turno di Bobby Sands.

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