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giovedì, 19 Settembre 2024

“Abili e arruolati? Non nella Polizia Locale di Torino”

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Redazione
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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Il sospirato nuovo bando per l’assunzione a tempo determinato di 50 nuovi vigili urbani per cercare di tamponare sia la carenza di personale nella Polizia Locale, sia i pensionamenti e sia l’età media degli operatori (55 anni), è finalmente nero su bianco.
Tutti i ragazzi e ragazze maggiorenni con al massimo 32 anni di età non compiuti possono sognare un posto nella Pubblica Amministrazione. Ma, c’è un ma. Un sindacato insorge diffidando il Comune dal pubblicarlo.
Il motivo? La mancanza di idonei requisiti fisici e prove specifiche.
Effettivamente leggendo gli articoli del bando si evidenzia che se per i cugini della Polizia di Stato sono previste prove di efficienza fisica; accertamenti psico-fisici e accertamenti attitudinali per i civich no.
Prendiamo ad esempio la possibilità per soggetti monocoli con visus minino di 1/10 di poter essere ammessi mentre per i “cugini” è previsto un “senso cromatico e luminoso normale, campo visivo normale, visione notturna sufficiente, visione binoculare e stereoscopica sufficiente. Visus naturale non inferiore a 12/10 complessivi…” e ci sono le stesse disparità anche per l’udito, l’armonia corporea…
Ci chiediamo perché una tale differenza?
Non svolgono le stesse mansioni nel territorio, non portano un’arma, non hanno necessità di contrastare fisicamente soggetti alterati o pericolosi?
Evidentemente no.
Gli abili e arruolati sono solo un vecchio ricordo….








 

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