Un appello per chiedere alla Regione Piemonte di considerare anche gli operatori dei servizi funebri tra le categorie essenziali per la priorità ai vaccini. A lanciarlo è Astra, cooperativa di Onoranze Funebri che da 70 anni opera sul territorio piemontese.
Infatti, pur lavorando quotidianamente a contatto con il Covid la categoria non è tra quelle incluse nel piano vaccinale della Regione per avere i vaccini, ma i singoli operatori dovranno accedere in base alla loro fascia di età.
Come spiega Pier Luigi Passoni, presidente di Astra: “La Cooperativa non è intervenuta finora per il rispetto verso le categorie sanitarie maggiormente esposte alla possibilità di contagio come medici, infermieri e operatori socio sanitari. Ora, però, che si inizia a discutere del piano di vaccinazione di massa, ci sentiamo in dovere di richiamare l’attenzione sulla situazione che quotidianamente vivono i lavoratori e le lavoratrici di questo comparto professionale”.
Dall’inizio dell’emergenza Covid-19 gli addetti ai servizi funebri sono ogni giorno in contatto con personale ospedaliero e delle RSA, con le salme dei defunti e con i familiari delle vittime di Covid, situazioni ad alto rischio di contagio. “Non è possibile che non venga riconosciuto questo rischio elevatissimo nei confronti degli operatori delle onoranze funebri. – Prosegue Passoni – Non vogliamo assolutamente mettere in discussione la precedenza riservata alle categorie professionali sanitarie, a cui va il nostro rispetto e ringraziamento, ma chiediamo garanzie per poter svolgere l’attività professionale in sicurezza per tutti i lavoratori e le lavoratrici delle onoranze funebri”.
Insomma, consentire agli operatori funebri di accedere al vaccino è riconoscere il “rischio legato all’attività professionale, con l’obiettivo di garantire a tutti il diritto alla sicurezza sul lavoro” conclude Passoni.