Dopo lo sgombero della palazzina occupata di corso Giulio Cesare 45 in serata il corteo di anarchici e antagonisti ha sfilato per le vie del quartiere Aurora. “Difendiamoci da chi vuole toglierci tutto” recita il volantino diffuso in serata. “Non possiamo più stare fermi e zitti – prosegue il documento – perché ogni giorno i signori che stanno al caldo nelle sale politiche decidono sulle nostre vite come un gioco. Le nostre vite non sono il loro perverso passatempo”. “Quando la bomba sociale esploderà – si legge in un altro documento – chi è di carta pesta brucerà”.
Durante il corteo sono state anche fatte alcune scritte contro la sindaca Chiara Appendino e il prefetto Claudio Palomba “Appendino muori”, “Appendino 5 stelle e distintivo”. Immediata la reazione del mondo politico in solidarietà alla sindaca e al prefetto.
“Solidarietà sincera alla Sindaca Chiara Appendino per questo orrore” ha scritto il responsabile organizzativo del Pd torinese Saverio Mazza.
Mente anche i consiglieri M5s hanno detto la loro sui social. “La nostra Sindaca è già sotto scorta da due anni e vive quotidianamente il prezzo di un mandato in cui il ripristino della legalità è della pubblica sicurezza è sempre stato fondamentale. Solidarietà anche al Prefetto Palomba, ancora una volta parole d’odio e danneggiamenti del bene pubblico non possono trovare nessun tipo di giustificazione” è il commento di Andrea Russi.
“Tutte le persone sgomberate dalla palazzina di corso Giulio Cesare sono state sistemate in alloggio, nessuno e stato lasciato in mezzo alla strada. Inutile commentare quelle scritte indecenti e vergognose apparse contro Appendino e Bonafede” precisa invece l’ex presidente del Consiglio comunale Fabio Versaci.
Intanto il presidente di Legal Team Italia, l’avvocato Gianluca Vitale, ha chiesto “Un incontro urgente con il prefetto e l’amministrazione comunale: “Un incontro – scrive Vitale al prefetto Claudio Palomba e all’assessore alle Politiche Sociali Sonia Schellino – per discutere delle questioni riguardanti la situazione delle persone sgomberate”. “Anche in ragione della presenza in città di altre situazioni similari che coinvolgono un elevato numero di minori”, conclude Vitale.