Niente più sedute in videoconferenza, il Consiglio Regionale del Piemonte torna a riunirsi in aula, a Palazzo Lascaris. La decisione è stata presa durante la conferenza dei capigruppo per cui a partire dalla seduta di lunedì prossimo, in concomitanza con le celebrazioni dei 50 anni della Regione Piemonte, i lavori si svolgeranno “dal vivo”.
“Ringraziamo il presidente del consiglio Stefano Allasia di aver superato questa anomalia, visto che la nostra era l’unica assemblea legislativa regionale italiana a proseguire i propri lavori in remoto. Questa è anche l’occasione per esprimere al presidente Allasia la nostra più viva riconoscenza per come ha condotto i lavori d’aula in questi mesi lunghi e difficili, dando prova di grande senso delle istituzioni e garantendo l’esercizio della democrazia rappresentativa anche nel mezzo di una pandemia globale” ha commentato il capogruppo della Lega Alberto Preioni.
Con il ritorno in aula del consiglio regionale a svolgere i lavori da remoto resterà dunque solo il Consiglio comunale di Torino dove ancora non è stato stabilito un possibile ritorno in aula per quanto richiesto dalle minoranze. A rendere complicato la ripresa delle attività in Sala Rossa è la presenza di un consigliere che avendo lavorato nei reparti Covid durante i mesi dell’emergenza: in questi casi infatti i decreti ministeriali prevedono che ancora per il mese di luglio sia possibile lavorare a distanza.