Non convince la mossa della giunta torinese di trasformare i controviali cittadini in zone a traffico 20 km/h al capogruppo del Pd Stefano Lo Russo che preferirebbe percorsi separati per ciclisti e automobili.
“Da cittadino – scrive – a me capita di usare sia l’auto che la bicicletta. Personalmente io preferisco usare la bicicletta sulle piste ciclabili, nei percorsi protetti e non in strada. E quando viaggio in auto preferisco non avere ciclisti sulla carreggiata ma a fianco a me, sulle piste ciclabili. Magari è una sensazione solo mia ma mi sento molto più sicuro sia in un caso che nell’altro. E non credo sia solo una sensazione”.
Lo Russo precisa anche che “incentivare la mobilità ciclabile sia davvero una cosa fondamentale per una Città come Torino ma penso che per farlo bisogna fare le piste ciclabili vere. E curare la manutenzione di quelle esistenti. Significa inoltre avere attenzione agli incroci stradali e modificarli strutturalmente in modo adatto. Rendere insomma la bicicletta un mezzo sicuro, anche per i nostri figli piccoli, oltre che ecologico e sano”.
Dietro al scelta di imporre i 20 km/h nei controviali ma lasciar circolare sia bici che auto invece sarebbe stata dettata, precisa il capogruppo Pd, da ragioni di economia: “E’ sicuramente molto più economico per i grillini ma mi sembra una non-soluzione. Tanto propagandistica quanto insicura per tutti, automobilisti e ciclisti”.
La proposta è dunque: “Pedonalizzazioni vere (in questi 4 anni grillini non ne abbiamo vista manco una) e piste ciclabili vere, ben fatte e manutenute nel tempo. Credo sia questo quello che si dovrebbe fare davvero, non mescolare deliberatamente e scientemente auto e bici nei controviali di Torino. Anche se ai 20 km/h.”