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lunedì, 10 Marzo 2025

Coronavirus, Grimaldi (LUV): “Assurdo il balletto su tamponi e screening sierologici nelle Rsa, ora non si può più attendere”

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

“Nelle ultime sedute di commissione e consiglio abbiamo perso tutto il nostro tempo sull’ipotesi degli screening sierologici, su cui la Giunta non aveva alcun dubbio, mentre da settimane crescevano le denunce di operatori, sindacati, dirigenti, parenti e noi continuavamo a chiedere alla Giunta numeri precisi sui contagi nelle Rsa, un piano di intervento giornaliero e soprattutto tamponi a tappeto su ospiti e dipendenti. Nel frattempo, gli operatori hanno lavorato per settimane senza le adeguate protezioni e i numeri dei decessi nelle residenze sono stati spaventosi. Ora bisogna ricominciare tutto da capo” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, commentando l’annuncio odierno della Regione sull’abbandono dell’ipotesi dei test sierologici nelle Rsa e il ritorno alla prospettiva dei tamponi a tappeto.

Ieri, infatti, una circolare del Ministro della Sanità ha rimarcato la scarsa attendibilità dei test a fini diagnostici, alla luce della sperimentazione compiuta in due residenze per anziani e di studi e analisi di medici e ospedali: la procedura è apparsa valida solo per eseguire in tempi molto rapidi una campionatura allargata e di massima, che avrebbe comunque bisogno di successive verifiche dei casi dubbi attraverso il tampone.

Nel frattempo nelle Rsa la situazione si aggrava e le inchieste si allargano: dalle morti alla San Giuseppe di Grugliasco, alle verifiche su un’altra decina di strutture, mentre l’associazione Aissap chiede alla Regione chiarimenti sulla Rsa di via Spalato e in prefettura giunge una segnalazione sulla “Sereni orizzonti” di San Mauro.

“Ora la Regione annulla un ordine già eseguito di 50 mila test rapidi e ammette che la strada maestra resta quella dei tamponi. Solo ieri l’Unità di crisi ha dato disposizione alle Asl affinché, in caso di positività al virus, gli ospiti e gli operatori della Rsa interessata siano sottoposti a tampone. Circa centomila persone aspettano i tamponi. Nel frattempo la Giunta da settimane annunciato i tamponi ai medici, ma nè noi nè la comunità medica ha ricevuto alcun report” – prosegue Grimaldi. “Non abbiamo alcuna scusante e, purtroppo, non ne ha chi ha proposto, a livello nazionale, quegli emendamenti al Cura Italia con cui le aziende sanitarie e i soggetti deputati alla gestione della crisi si sottraggono a ogni responsabilità riguardo agli errori e alle mancanze (che tutti abbiamo sotto gli occhi) che abbiano causato ‘danni agli operatori’. Non si può continuare a chiamare eroi medici, infermieri e operatori socio-sanitari e poi farli attendere settimane per DPI, test e tamponi, unica soluzione per garantire la loro salute e proteggere tutti noi, evitando di trasformare i luoghi della salvezza in luoghi di contagio. Non passerà più giorno in cui non chiederemo i numeri e l’aggiornamento sui tamponi fatti al personale delle strutture sanitarie e nelle Rsa e vogliamo che il dato sia fornito anche agli organi di informazione quotidianamente”.

 

Adam Nieścioruk

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