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venerdì, 14 Marzo 2025

Cavallerizza, Pd in soccorso di Appendino. Lo Russo: “Per la riqualificazione i voti li cerchi da noi”

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

“Mexican standoff”, ovvero il classico “Stallo alla messicana”, così tanto cari ai registi Sergio Leone e Quentin Tarantino.

Ma il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale di Torino, Stefano Lo Russo, non si riferisce al “Il buono, il brutto, il cattivo” e neanche a “Le iene”. Il momento di cui parla Lo Russo citando lo “Stallo alla messicana”, nella quale due si fronteggiano senza che nessuno dei due attacchi, riguarda la vicenda Cavallerizza.

E i due duellanti sono la sindaca del capoluogo piemontese Chiara Appendino e il suo ormai ex vicesindaco Guido Montanari.

Spiega il capogruppo Dem: «A Torino succede che l’ex vicesindaco di Appendino Montanari giubilato dopo tre anni e mezzo dalla stessa Appendino, e per nulla rancoroso…, sieda con alcuni consiglieri del M5S che sostengono la maggioranza della stessa Appendino ad una assemblea che deve decidere se continuare o meno l’occupazione abusiva della Cavallerizza che dura dal 2014. Peccato che la controparte di questa assurda “trattativa” sia la stessa Appendino».

«Sembra una sceneggiatura di un film western – continua Lo Russo –Invece è una sceneggiata. Scenografica, insulsa e pittoresca. E che inchioda da anni i progetti di riqualificazione della Cavallerizza fermi nei cassetti».

«Se Appendino cerca una maggioranza in Sala Rossa per far ripartire la riqualificazione della Cavallerizza e chiudere l’esperienza dell’occupazione abusiva i voti su questo punto li cerchi da noi. A noi sta a cuore una sola cosa: restituire la Cavallerizza alla Città e ai torinesi riqualificata nella sua interezza e rilanciata».

«Altrimenti prenda atto del totale fallimento vada a casa rapidamente e chiudiamo sta nefasta esperienza grillina che da oltre tre anni e mezzo sta inchiodando la Città in questi balletti che ci hanno peraltro già fatto perdere le Olimpiadi», conclude Lo Russo.

 

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