“Mexican standoff”, ovvero il classico “Stallo alla messicana”, così tanto cari ai registi Sergio Leone e Quentin Tarantino.
Ma il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale di Torino, Stefano Lo Russo, non si riferisce al “Il buono, il brutto, il cattivo” e neanche a “Le iene”. Il momento di cui parla Lo Russo citando lo “Stallo alla messicana”, nella quale due si fronteggiano senza che nessuno dei due attacchi, riguarda la vicenda Cavallerizza.
E i due duellanti sono la sindaca del capoluogo piemontese Chiara Appendino e il suo ormai ex vicesindaco Guido Montanari.
Spiega il capogruppo Dem: «A Torino succede che l’ex vicesindaco di Appendino Montanari giubilato dopo tre anni e mezzo dalla stessa Appendino, e per nulla rancoroso…, sieda con alcuni consiglieri del M5S che sostengono la maggioranza della stessa Appendino ad una assemblea che deve decidere se continuare o meno l’occupazione abusiva della Cavallerizza che dura dal 2014. Peccato che la controparte di questa assurda “trattativa” sia la stessa Appendino».
«Sembra una sceneggiatura di un film western – continua Lo Russo –Invece è una sceneggiata. Scenografica, insulsa e pittoresca. E che inchioda da anni i progetti di riqualificazione della Cavallerizza fermi nei cassetti».
«Se Appendino cerca una maggioranza in Sala Rossa per far ripartire la riqualificazione della Cavallerizza e chiudere l’esperienza dell’occupazione abusiva i voti su questo punto li cerchi da noi. A noi sta a cuore una sola cosa: restituire la Cavallerizza alla Città e ai torinesi riqualificata nella sua interezza e rilanciata».
«Altrimenti prenda atto del totale fallimento vada a casa rapidamente e chiudiamo sta nefasta esperienza grillina che da oltre tre anni e mezzo sta inchiodando la Città in questi balletti che ci hanno peraltro già fatto perdere le Olimpiadi», conclude Lo Russo.