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martedì, 11 Marzo 2025

I Moderati promettono battaglia: “Contro Appendino siamo l’unica opposizione”

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Non esiste alleanza di governo che possa rendere più morbida l’opposizione ad Appendino. Così la pensano i Moderati, dopo che Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico hanno siglato l’accordo per il Conte Bis. Un sodalizio a cui non ha partecipato il leader dei Moderati, Giacomo Portas, che non ha dato la fiducia al nuovo esecutivo

«Solo i Moderati possono concentrarsi sulla sola Torino: da oggi opposizione ancora più dura», annunciano il capogruppo in consiglio comunale a Torino Silvio Magliano e Carlotta Salerno, segretaria cittadina dei Moderati.

Aggiungono i Moderati: «Siamo nelle condizioni di portare avanti un’opposizione senza sconti nei confronti dell’Amministrazione Appendino, nel solco della chiara posizione politica espressa dall’Onorevole Giacomo Portas. Iaria all’Urbanistica? Ci aspettavamo qualcosa di diverso, ma evidentemente la Sindaca sente il bisogno, oggi più che mai, di circondarsi di yes man».

Dunque, dicono Magliano e Salerno, «come Moderati, siamo nelle condizioni di concentrarci senza costrizioni sulla politica locale, senza timore di urtare equilibri nazionali: da oggi potremo dunque portare avanti, come e più di prima, un’opposizione dura e senza sconti nei confronti dell’Amministrazione Appendino. In una città sempre più ferma e intristita siamo convinti che una simile posizione politica sia più che mai utile per tutti. Nell’anno e mezzo che ci aspetta vigileremo, come e più del solito, e metteremo tutto il nostro impegno affinché la forza politica alla guida della Città non faccia ulteriori danni. In gioco è la Torino che ci ritroveremo nel 2021».
«Lavoreremo nel solco della posizione politica espressa dall’onorevole Giacomo Portas: una posizione politica chiara, netta e assolutamente rispettosa del lavoro che noi Moderati facciamo ogni giorno opponendoci allo sfascio di Appendino».
«Qualche riflessione anche sul nuovo Assessore all’Urbanistica, Antonino Iaria: ci aspettavamo qualcosa di diverso. Ci siamo per mesi dovuti sorbire la retorica, da parte Cinque Stelle, del buon governo (giudizio autoattribuito dagli stessi pentastellati): se tale retorica corrispondesse in qualche misura alla verità, avremmo la fila di professionisti e professori candidati al ruolo di Assessore. Invece, nessuno. Nessun grande nome: nuovo Assessore scelto dall’Aula, in barba alla tradizione di un Assessorato storicamente tecnico. Ma quando qualcuno, come la Sindaca, si sente sotto attacco, evidentemente si sente più sicuro a circondarsi di yes men piuttosto che di personalità più inclini alla critica. Registriamo la scelta politica: evidentemente questa gran fila non c’era». 

«Ci permettiamo, a questo punto, una battuta (che battuta è solo fino a un certo punto), consigliando la Sindaca, la prossima volta, di identificare anche una “riserva”, vista la frequenza con la quale gli Assessori sono prima nominati e poi sostituiti.
Sullo spostamento delle deleghe dell’Anagrafe: Pisano ha utilizzato l’Assessorato anche per autopromuoversi, e ci è riuscita alla grande. Mi auguro che il nuovo Assessore, quando ci sarà, pensi più a Torino che alla propria immagine e sostenga la nostra e non altre città. Torino non è solo una piattaforma di stress test per prodotti poi esportati altrove», concludono Magliano e Salerno.

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