«Mi sono recata dai magistrati, sono andata a rispondere, contribuendo per quanto a mia conoscenza alla ricostruzione dei fatti, a tutela della mia persona e delle istituzioni che rappresento». Poche parole dentro un nota ufficiale. Questo il commento di Chiara Appendino dopo quattro ore di interrogatorio in Procura, dove è stata ascoltata in quanto indagata per omicidio, lesioni, disastro colposi in relazione a quanto accaduto in Piazza San Carlo il 3 giugno, quando restarono ferite oltre 1500 persone e morì, dopo dodici giorni di coma, Erika Pioletti, durante la finale di Champions League Real Madrid-Juventus
La sindaca, accompagnata dal suo avvocato Luigi Chiappero, ha risposto alle domande dei pubblici ministeri Vincenzo Pacileo e Antonio Rinaudo, ma non ha consegnato nessun memoriale, come invece era trapelato nei giorni precedenti.
Alla fine dell’interrogatorio Appendino ha lasciato il Palazzo di Giustizia da un’uscita secondaria, evitando così le domande dei cronisti.